
Detenuto nel carcere di Padova per una brutale rapina, nel giro di breve tempo era riuscito ad imporsi come l’imam del Due Palazzi, estromettendo con violenza e minacce la persona che svolgeva la funzione fino a quel momento, e iniziando ad approfittare del suo ruolo per fare attività di proselitismo a favore della Jihad islamica. Ma l’attività di Mahmoud Jebali, 31 anni, di nazionalità tunisina, non è passata inosservata alle guardie penitenziarie, e di conseguenza alla Digos di Padova, la quale per mesi ha svolto un’accurata indagine sul suo conto, conclusasi con un decreto di allontanamento dal territorio nazionale emesso dalla Prefettura di Padova e convalidato ieri pomeriggio della sezione del Tribunale civile che si occupa di Immigrazione e protezione internazionale.
Un altro che si stava integrando.
Ma se non torniamo allo ius sanguinis, presto non potremo più espellerli.