A Como è finalmente stato chiuso il famigerato centro temporaneo di accoglienza che dal 2016 ospitava fino a duecento clandestini. Le unità abitative provvisorie, stando alle disposizioni del Viminale, sono state portate via e gli abitanti del campo, spacciatori, stupratori e clandestini gestiti dalla Croce Rossa, cacciati:
I ‘volontari’ si lamentano: “In questo modo lo Stato li rende più fragili e quindi più pericolosi”, ha spiegato Marta Pezzati di “Como Accoglie”.
Quindi, c’è il solito refrain: o li manteniamo o loro delinquono. Un ricatto bello e buono. Ma tanto delinquevano anche mentre li mantenevamo, quindi…
“Dormo in strada o in case abbandonate, quando riesco”, ha raccontato uno dei clandestini che prima viveva nel campo e che conduce le telecamere di “Quarta Repubblica” in un vecchio padiglione ospedaliero abbandonato.
Perché cacciarli dai centri va bene: ma vanno espulsi. Comunque, fare terra bruciata e farli sentire non benvenuti è già un invito ad andarsene in altri lidi più ospitali.

Sia maledetta la CRI.PIEA ZEPPA DI TRUFFATORI COLLUSI..VEDI SCANDALI VARI…
Rimandali a casa loro….ci costerebbero solo 6 euro al giorno….e diventerebbero ricchi…