A settembre dello scorso anno, Vox ha pubblicato questo articolo:
Migrante violenta cagnolina, torturata a morte: video sconvolge investigatori
L’articolo è apparso all’epoca su molti quotidiani locali e nazionali. Ad esempio:
Ci perdoneranno i colleghi che si scandalizzano – per troppa sensibilità – davanti alla parola “clandestino” e alla diffusione della nazionalità di uno stupratore, perché questo è l’ assassino della docile randagia, il quale per due notti l’ ha seviziata infilandole un tubo di ferro nell’ ano, provocandole terribili lesioni. Nerina era accudita con amore da alcuni volontari e stazionava nei pressi di un distributore di benzina. Ed è proprio lì che si è consumata la violenza, così come hanno testimoniato le telecamere di sorveglianza piazzate davanti alle pompe di gasolio, i cui filmati sono stati visionati dal titolare della stazione di servizio, che aveva notato copiose e preoccupanti tracce di sangue sull’ asfalto.
Il clandestino arriva in bicicletta, la socievole Nerina lo saluta piena di gioia, in cerca di una carezza da parte di quelle mani che stanno per massacrarla. Alla fine del filmato, che non riusciamo a visionare per intero a causa della sua brutalità, la piccola fugge agonizzante dalla morsa del suo carnefice. I fatti risalgono allo scorso ottobre. Ma adesso la gente del posto è insorta contro l’ algerino, che, nonostante fosse stato immediatamente identificato come autore del reato, ha continuato a restare a piede libero e a trastullarsi torturando altri randagi, combattendo così la noia che lo status di immigrato irregolare comporta, almeno in Italia.
Gli abitanti del posto non hanno dimenticato quella dolce cucciola e hanno organizzato in suo onore una manifestazione di protesta, che si terrà a Vittoria domani 16 settembre, alle ore 15, davanti alla casa in cui l’ assassino alloggia abusivamente, chiedendone l’ espulsione immediata.
«L’ uomo che ha ucciso brutalmente, senza necessità e per crudeltà, la randagina Nerina è un clandestino violento, socialmente pericoloso e senza identità. Anche se il fatto non è recente, in queste ore ci è stato recapitato il video inedito della telecamera a circuito chiuso che mostra l’ intera dinamica dell’ uccisione. In più, i cittadini sono esasperati e preoccupati perché costui continua a molestare i randagi.
La legge 129/2011 prevede l’ espulsione immediata dall’ Italia o l’ accompagnamento all’ interno di un CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione), e comunque l’ algerino non avrebbe dovuto circolare liberamente. Se le istituzioni avessero rispettato la legge, oggi Nerina sarebbe ancora in vita», hanno dichiarato mediante una nota congiunta Stefano Fuccelli ed Enrico Rizzi, rispettivamente presidente del Partito Animalista Europeo e presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, promotori della manifestazione di protesta.
A circa un anno esatto di distanza, Google ci comunica la censura dell’articolo dai propri risultati di ricerca rifacendosi alla solita UE:
Notifica di rimozione dalla Ricerca Google ai sensi della legge europea per la protezione dei dati
In pratica, la privacy dello stupratore della cucciola vale più del diritto dei cittadini a conoscere la verità.
Badate bene che nell’articolo non si cita mai il nome completo dell’immigrato, anche perché non venne mai dato. Quindi è una scusa bella e buona per censurare una notizia che mette in cattiva luce l’immigrazione. O meglio: che la svela per quello che è.
Del resto, il piano è ormai noto:
Solo voi che leggete potete vincere la censura di Big Tech, diffondendo come guerriglieri dell’informazione.
Se fai commenti con foto o senza che riguardino afroislamico che violentano animaletti su fb ti bloccano x un mese…..il bavaglio e’ al completo quasi….!