Musulmana non stringe mano a datore di lavoro, risarciscono lei!

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Si era rifiutata di stringere la mano a chi le stava facendo un colloquio di lavoro, perché era un maschio infedele. Così, ovviamente, era stata allontanata.

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Ma siamo a Uppsala, in Svezia, e gli immigrati sanno ormai come funziona, così Farah Alhajeh, 24 anni musulmana, ha denunciato il mancato datore di lavoro.

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E il tribunale del lavoro ha emesso ieri la sentenza: la decisione dell’azienda è stata discriminatoria. Per questo la ditta è stata condannata a pagare alla fanatica un risarcimento di 40mila corone, pari a circa 4mila euro.

Un mondo alla rovescia. Non dubitate che se il datore di lavoro fosse stato nero e una donna bianca si fosse rifiutata di toccarlo per motivi ‘religiosi’, l’avrebbero incarcerata.