Un vero e proprio agguato per chi fosse giunto sul posto i due ordigni piazzati vicino alla sede della Lega a Treviso.
Secondo fonti della Lega, avvalorate da chi sta indagando sul fatto, il primo ordigno trovato esploso avrebbe dovuto richiamare l’attenzione, la seconda, una pentola a pressione riempita con chiodi e un innesco a tensione (tipica degli attentati islamici a bassa tecnologia), avrebbe dovuto esplodere nel momento in cui qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon rasoterra cui l’ordigno era collegato.
Volevano una strage.