Svolta antisemita del Pd, chiesto embargo contro Israele

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Lunedì 21 maggio il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno che chiede l’embargo contro Israele, a causa delle “violazioni dei diritti del popolo palestinese, come stabilito dal diritto internazionale”.

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L’OdG esprime preoccupazione “per l’uso smisurato della forza da parte dell’esercito israeliano” e chiede al governo italiano e alle istituzioni europee di “impegnarsi per la sospensione delle forniture di armi e attrezzature militari come chiesto anche da Amnesty International.”

L’OdG è stato votato a larga maggioranza con 23 voti su 29. Si sono espressi a favore i consiglieri di Coalizione Civica, che ha presentato il documento, del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Città Comune. Ha votato contro la Lega.

Nelle premesse del testo, si ricordano gli oltre cento palestinesi uccisi e 10.000 feriti nelle ultime settimane, dimenticando di dire che erano tutti membri di Hamas, tranne una bambina morta per altre cause e portata sul posto come specchietto per le allodole occidentali.

Il Consiglio richiama inoltre il trasferimento a Gerusalemme dell’ambasciata statunitense, avvenuto nonostante la risoluzione contraria dell’Assemblea Generale dell’ONU, votata a larghissima maggioranza, anche dall’Italia. Ricorda inoltre come la decisione degli organizzatori del Giro d’Italia di far partire la gara da Israele ha suscitato “un’ondata di indignazione” e “ha, di fatto, contribuito a sostenere la posizione di detto paese, avallata dagli USA, che rivendica Gerusalemme unificata come propria capitale in contrasto con il diritto internazionale”.

I consiglieri chiedono inoltre alla comunità internazionale di adoperarsi “per fare assumere a Israele le proprie responsabilità in quanto paese occupante”.

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Questi sono fuori dal mondo.

Bologna diventa così la terza città italiana a chiedere l’embargo militare verso Israele.

Pochi giorni fa il Consiglio comunale di San Giuliano Terme (Pisa) ha approvato un OdG che chiede al parlamento italiano “la cessazione di ogni rapporti militare, di vendita e scambio di materiale bellico con lo stato di Israele” e aderisce all’appello della società civile palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) per i diritti dei palestinesi.

L’anno scorso il Consiglio comunale di Firenze ha approvato all’unanimità una delibera che chiede al governo italiano e all’Unione europea “di cessare ogni forma di cooperazione tecnica ed economica connessa, direttamente o indirettamente, al dispositivo militare israeliano” e alle “colonie illegali”.

Tutti comuni governati dal PD.