Nuova puntata sulle facilitazioni concesse ai musulmani da parte del Microcredito, ente pubblico guidato dal candidato di Forza Italia a sindaco di Fiumicino
Fiumicino – “Le dichiarazioni della Comunità Religiosa Islamica non solo confermano che avevo ragione, ma che Baccini ha mentito due volte alla città”. Dichiara il candidato sindaco del centrodestra William De Vecchis.
“La prima – prosegue De Vecchis – nascondendo questo accordo. La seconda smentendone le caratteristiche. Infatti, come dichiarato dalla stessa Coreis, cittadini islamici possono ottenere agevolazioni bancarie per acquistare una casa o aprire un’azienda presentando semplici garanzie personali. Sfido chiunque italiano a ottenere gli stessi privilegi senza dover ipotecare la casa o tutto lo stipendio.
“Comparare poi le agevolazioni a giovani o donne ad agevolazioni su base religiosa è assurdo: evidentemente qualcuno dimentica che siamo in uno Stato laico. Leggo poi che questo accordo serve per trasformare ‘immigrati in condizioni di povertà in immigrati in grado di produrre ricchezza‘. Una domanda: ma alle famiglie italiane in povertà chi ci pensa? Perché non ci sono le stesse condizioni per loro?
“Nessuno mette in dubbio che gli immigrati siano una risorsa (???). Ma è altrettanto indubbio – specifica il Candidato – che l’apertura di 500mila imprese gestite da immigrati abbiano portato alla chiusura di 500mila imprese italiane.
Ringrazio la Comunità Islamica per aver chiarito che le politiche di Baccini sono le stesse di quelle di Montino, il sindaco che ha favorito l’apertura di un centro immigrati a Fiumicino. Gli unici a rimasti a difendere la nostra comunità siamo noi. Tutti abbiamo gli stessi diritti è vero. In primis però li deve avere chi questa nazione l’ha costruita”.
Nel 2005, in qualità di sottosegretario al Ministero degli Affari esteri, Baccini ha costituito il Comitato nazionale per il microcredito, di cui è divenuto subito presidente. Il Comitato è poi diventato Ente nazionale. Mario Baccini ha percepito dall’Ente che lui stesso ha istituito un emolumento pari a € 108.000,00 (netto mensile € 5.100,00), con decorrenza 2009 dunque anche con sovrapposizione con lo stipendio da parlamentare (di cui ha beneficiato fino al 2013).
E’ attraverso questo ente nazionale che ha finanziato i musulmani perché aprissero imprese e acquistassero case. Con garanzie e soldi pubblici. A spese degli italiani.