Milano: 1.400 euro al mese per ogni minore, ma solo se immigrato

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Cento posti tutti per loro, “riservati” ai sedicenti minori’. Per fare in modo che abbiano tutto ciò di cui necessitano. E per evitare – come accade oggi – che siano costretti a condividere le strutture con i loro coetanei adulti che non sono riusciti a fregare le autorità.

Il comune di Milano ha dato al via alla sperimentazione per i centri di accoglienza dedicati ai cosiddetti minori non accompagnati, profughi ‘minorenni’: ovvero presunti 17 enni à la Minala.

Dopo la firma di un protocollo con la Prefettura, il PD aprirà una serie di centri ad hoc mettendo a disposizione cento posti extralusso.

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Gli oneri economici connessi all’attuazione del protocollo saranno a carico dei contribuenti italiani che provvederanno a corrispondere 45 euro al giorno per ogni presunto minore.

“Milano è in prima fila nella battaglia per la difesa dei diritti dei più piccoli, da qualsiasi terra provengano. Per questo motivo – il commento dell’assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino – il comune, prima di molti altri in Italia, ha avviato un’esperienza significativa finalizzata a tutelare i minori stranieri che, affrontando un lungo viaggio, arrivano nel nostro Paese, e che, proprio per questo, hanno bisogno di attenzioni particolari e di un’accoglienza che sia diversa da quella degli adulti”.

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Pensate se il governo desse ad ogni minore italiano 45 euro al giorno, ovvero circa 1.400 euro al mese. Voi genitori spendete per i vostri figli 1.400 euro al mese? Ce li avete?