Reggio, Parroco contro Moschea: “Lottare contro costruzione”

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CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “La Veggia rischia di diventare fra vent’anni un ghetto islamico”.

La denuncia da don Carlo Taglini, parroco di S. Antonino di Veggia che, in un documento inviato ai giornali, si scaglia contro la costruzione di una moschea (spacciato per il solito centro culturale islamico) nella frazione casalgrandese. Si tratta di un’area che la comunità islamica residente a Sassuolo si è aggiudicata all’asta di oltre 2mila metri quadrati.

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Scrive il parroco: “La popolazione di Veggia è oggi di 1.200 abitanti, con una presenza di 200 stranieri, pari a una percentuale del 20%, superiore del doppio alla media comunale che è dell’8,5% di stranieri. Se si vuole favorire una integrazione fra residenti e stranieri occorre che questi ultimi non formino dei ghetti, ma si distribuiscano in modo armonioso su tutto il territorio comunale. Al già elevato numero di musulmani residenti, vogliamo ora aggiungere un centro islamico a Veggia?”.

In realtà dovrebbero distribuirsi in modo armonioso a casa loro.

Comunque sia, continua il sacerdote: “Un centro islamico fungerebbe da polo d’attrazione per altri musulmani. Occorre assolutamente evitare, per il bene nostro e anche dei musulmani, di creare dei ghetti che sono inevitabilmente fonti di chiusure e focolari di tensioni e violenze”.

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Don Taglini scrive poi che il centro islamico potrebbe richiamare gruppi di musulmani di 500-600 persone che “affluiranno nel quartiere di Veggia-Via Mulino con il rischio di creare confusione e degrado nelle vie adiacenti e nell’enorme parcheggio necessario. Qualcuno dovrebbe spiegare quale dovrebbe essere l’utile del quartiere che vedrebbe sconvolta la propria tranquillità solo per recuperare un’area che potrebbe invece essere destinata a parco cittadino”.

Aggiunge il parroco: “Questo centro sarà una specie di astronave aliena caduta in mezzo a un piccolo borgo operaio che potrebbe vivere con paura, rabbia e risentimento questa realtà: l’abitato di Veggia rischia di diventare il Bronx (più il Molenbeek ndr.) dell’area comunale di Casalgrande. Tra il numero eccessivo di stranieri e una scuola coranica, il paese rischia la disintegrazione sociale”.

Conclude don Taglini: “Auspico la nascita di un comitato di residenti di Veggia che possa dialogare con serenità con l’associazione islamica e l’amministrazione comunale per cercare una soluzione che possa venire incontro alle esigenze di tutti e che sia ben accetta a tutti”.

C’è un’unica soluzione: islamici fuori dall’Italia.




Un pensiero su “Reggio, Parroco contro Moschea: “Lottare contro costruzione””

  1. Mi chiedo quanti tra i politici del csx sono quelli che prendono tangenti da Soros e altri ricconi ebrei, tra quelli che ci credono all’italia multimarrone, quanto vi pagano stronzacci maledetti che uccidete l’Italia in cui vivete in cambio di un piatto di lenticchie, se l’inferno esiste vi brucerete in eterno, ma voi siete atei comunisti di merda, se credeste alla possibilita’ dell’inferno non fareste quello che fate. Ma non avete figli, non ci pensate all’Italia che lasciate a loro ? Gentiloni non ci ha pensato di sicuro cosi’ come Theresa May, Macron, Angela Merkel e tutti questi “leader” senza figli

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