Ormai i social network, da facebook a twitter, applicano la Sharia. L’ultimo vergognoso caso di censura è accaduto oggi: la cancellazione degli account riconducibili all’attivista inglese Tommy Robinson.
Breitbart ha rivelato quale è stato il tweet incriminato che ha fatto scattare il blocco:
In sostanza, Robinson è accusato di avere ‘incitato alla violenza’ perché ha osato dire che l’islam promuove l’uccisione di persone. Twitter applica la Sharia: è vietato criticare il Corano.
Questo è gravissimo. Ma può dipendere dagli investimenti arabi nel social in profonda crisi finanziaria.
Almeno Robinson ha avuto una motivazione, seppure oscena. Facebook ha invece cancellato le nostre pagine contro l’immigrazione, inventandosi che gli admin non esistevano, e questo nonostante l’invio di documenti che provassero il contrario.
E’ in atto una guerra alla libertà di espressione da parte dei baroni di Silicon Valley. Questo non dovrebbe essere tollerato da nessuno, al di là della posizione politica.
Solo la settimana scorsa, Tommy aveva sfidato la censura tenendo un’orazione allo Spekers Corner di Londra.