La droga è divenuta una vera e propria emergenza nazionale negli Usa. Non solo negli Usa, vedendo la fine che ha fatto Pamela.
Una voce nella testa che le chiede un sacrificio per guadagnarsi il paradiso. E lei, sotto l’effetto di droghe si cava gli occhi davanti a una chiesa con le sue stesse mani.
Kaylee Muthart, 20enne di Anderson in South Carolina, il 6 febbraio scorso ha lasciato sotto choc l’intera cittadina. Consumava metanfetamina da 6 mesi, poi il tragico epilogo: ora è completamente cieca, fuori pericolo di vita e pronta per entrare in una clinica di riabilitazione. Ma rovinata per sempre.
A tentare di soccorrerla i parrocchiani della South Main Chapel and Mercy Center accorsi dopo averne sentito le urla strazianti. La ragazza, in preda ad allucinazioni, aveva già in mano un bulbo oculare. Inutili i tentativi di avvicinarsi a causa dell’aggressività di Kaylee, che prima dell’arrivo dei paramedici – ha raccontato lo sceriffo della Contea di Anderson, Chad McBride – si è strappata dall’orbita anche l’altro occhio. Giunti sul posto, i soccorritori sono infine riusciti a calmarla, per poi trasferirla con un volo d’urgenza all’unità di trauma del Greenville Memorial Hospital.
La madre di Kaylee, Katy Tompkins, ha deciso di diffondere la terribile storia della figlia per mettere in guardia i giovanissimi dall’uso di droghe. La famiglia ha inoltre dato il via a una campagna di crowdfunding su GoFundMe per raccogliere i soldi necessari a donare a Kaylee un cane guida.
Per combattere una vera e propria epidemia che sta devastando la classe media americana, Donald Trump è pronto ad applicare il metodo Duterte: uccidere gli spacciatori. Non per le strade come ordinato dal presidente filippino, ma prevedendo, come Singapore, la condanna a morte per chi spaccia quantitativi elevati e pene pesantissime per gli altri.