Boldrini democratica: “Guai votare Lega e CasaPound”

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Laura Boldrini dà lezione di voto agli italiani. Da Busto Arsizio, dove è andata a manifestare contro la bufala da lei inventata dei giovani leghisti che “avevano dato alle fiamme un fantoccio che la rappresentava”, ha invitato gli elettori a non votare Lega e CasaPound.

E così lancia l’appello agli italiani: “Devono essere consapevoli che in ballo c’è la nostra democrazia, e quindi evitate di fare errori”. Strano concetto di ‘democrazia’, da una che è finita presidente della Camera con lo zero virgola dei voti e nominata da una maggioranza abusiva e incostituzionale.

La Boldrini ha invitato la sinistra a scendere in campo contro “i fascisti del terzo millennio”. “Dobbiamo sempre avere in mente la memoria – spiega – non dimenticare che cosa abbiano rappresentato il fascismo e il nazismo (?) nel nostro paese. Io penso che gli italiani siano abbastanza lungimiranti da non fare questo errore”.

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“Dobbiamo fare di tutto per mettere in guardia l’elettorato da questo pericolo – tuona – perché, purtroppo, oggi ci sono questi gruppi che vanno in quella direzione, che fomentano i giovani, che aprono pagine Facebook che inneggiano al fascismo e al nazismo”. L’ossessione Facebook.

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Non c’è solo CasaPound a togliere il sonno alla Boldrini. È l’intera galassia della destra a preoccuparla. A infastidirla, per esempio, c’è anche il partito guidato da Fiamma Negrini: i Fasci italiani del lavoro. Alle ultime comunali erano riusciti a far eleggere un consigliere nel piccolo comune di Sermide-Follonica. Giovedì scorso il Tar di Brescia ha dichiarato illegittima la partecipazione alla tornata elettorale della lista fascista. Per aggirare la decisione dei giudici amministrativi, il partito è confluito con Forza Nuova e Fiamma Tricolore nella coalizione “Italia agli italiani”. “Sul tema dell’antifascismo – chiosa la Boldrini – non dobbiamo abbassare la guardia. Occorre una ferma risposta democratica di fronte a questa pericolosa deriva”.

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La democrazia è rispetto del voto dei cittadini. Che votino comunisti o fascisti. Altrimenti si entra in un sistema diverso, che non è più democratico.