Meningite: muore un altro bimbo, altro infetto a Roma

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E’ stata un’infezione da meningite meningococcica a causare la morte del bambino di 5 anni deceduto questa mattina all’alba all’ospedale Sant’Andrea della Spezia. Lo confermano i risultati delle analisi effettuate nelle ultime ore, come reso noto dalla Regione Liguria in una nota.

Il piccolo, residente alla Spezia, era arrivato all’alba di oggi in ospedale già in condizioni gravissime. Le sue condizioni si erano aggravate nella notte e i genitori avevano allertato la guardia medica. Il bimbo presentava febbre molto alta e difficoltà respiratorie ed è stato quindi ricoverato in rianimazione per sospetta sepsi batterica.

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Nel frattempo è stato contattato il centro di riferimento dell’Istituto Gaslini per un eventuale trasporto in elisoccorso, ma le condizioni del bambino sono precipitate fino al decesso, avvenuto a seguito di un arresto cardio-circolatorio: le manovre rianimatorie, praticate per oltre un’ora, non hanno avuto esito.

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Intanto per avviare la profilassi del caso la struttura complessa di Igiene e Sanità pubblica e la struttura di Malattie infettive della Asl5 spezzina hanno già predisposto le procedure standard come da protocollo regionale per la gestione dei casi di sepsi meningococcica.

Nel primo pomeriggio i direttori delle due strutture si recheranno presso il plesso scolastico comprensivo della scuola materna frequentata dal bambino per fornire tutte le informazioni ai genitori dei bambini e procedere con la profilassi antibiotica ai soggetti individuati come contatti stretti. Le procedure previste dal protocollo regionale sono regolarmente in corso di applicazione.

E un caso di meningite batterica (e quindi contagiosa) anche in una materna dell’Eur. Siamo in via Lione, all’interno dell’istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci”. Qui a restare vittima del batterio è stato un alunno della materna. Il piccolo è stato ricoverato al Gemelli di Roma martedì 16 gennaio.

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E’ il Sisp (Servizio igiene e sanità pubblica) dell’Asl Rm2, con una circolare, a disporre la profilassi antibiotica su chiunque, adulti e bambini, sia entrato in contatto con l’alunno ammalato.

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Dalla circolare diffusa dalla dirigente, emerge appunto come la meningite che ha colpito il bambino è una forma contagiosa, da cui la necessità di una profilassi. Dalla Asl spiegano però come il trattamento, previsto dalle linee guida, scongiuri che l’eventuale contagio possa trasformarsi in meningite.

Il bambino è stato prima ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma. Nella stessa giornata di martedì 16 l’alunno è stato trasferito al policlinico “Gemelli”. La Asl, “data la forma morbosa e il suo decorso clinico”, raccomanda la profilassi antibiotica da seguire e che dovrà essere assunta “dai bambini della scuola materna, dai bambini di altre unità didattiche venute a contatto” con la sezione del piccolo, e “dal relativo personale docente e non docente, previo consulto con i rispettivi pediatri curanti o medici di medicina generale”. Viene anche richiesto un elenco dei bambini sottoposti a profilassi e del personale docente e non docente coinvolto nella vicenda.