La Grande Purga di Twitter è iniziata se non sei di Sinistra

Vox
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Twitter ha iniziato la sua purga stalinista – non per caso iniziata nel giorno della nascita del dittatore georgiano – annunciata ormai da settimane, contro gli account definiti di ‘destra’ ed ‘estrema destra’, con il pretesto di reprimere “l’estremismo violento”.

Nel frattempo, i conti di estrema sinistra connessi alla violenza nel mondo reale rimangono attivi sulla piattaforma. Uno dei motivi sono gli investitori nel boccheggiante Twitter: i sauditi. Che devono avere preparato una lista di account ‘islamofobi’ da bannare.

Finora, l’epurazione di Twitter include più account collegati all’alt-right e a riviste scientifiche identitarie come quella guidata da Jared Taylor, American Rennaissance. Anche l’editore della rivista di estrema destra Occidental Dissent ha ricevuto un ban.

Messo al bando anche il vice leader della Britain First, Jayda Fransen, recentemente ritwittato dal presidente Trump.
Anche Proud Boy Magazine, account dell’organizzazione filo-occidentale fondata da CRTV e Gavin McInnes, è stata bloccata su Twitter.

Sono stati inoltre eliminati quello del ​​gruppo identitario francese Generation Identitaire e la English Defence League, un gruppo anti-islamizzazione fondato da Tommy Robinson, collaboratore di Rebel Media.

Twitter dice che sta prendendo di mira gruppi e individui legati ad “estremismo violento” e organizzazioni che “usano o promuovono violenze contro i civili per promuovere la loro causa”. Twitter ha annunciato il mese scorso che ora controllerà e sanzionerà gli utenti anche per il comportamento offline, non solo per quello che qualcuno scrive sulla piattaforma. Una sorta di Grande Fratello.

In realtà nessuna delle organizzazioni sopra citate ha usato o promosso alcun tipo di violenza. Cosa che invece fanno gli antifà e affini, che però rimangono attivi su Twitter.

“Questi divieti dimostrano che l’epurazione è motivata politicamente. Siamo stati attenti a seguire i Termini di servizio, anche quelli nuovi “, ha dichiarato Henry Wolff, vicedirettore di American Rennaissance.

Lo dimostra il caso dell’aggregatore dei crimini degli immigrati:

Pawl Bazile di Proud Boy ha detto che il suo gruppo non è nemmeno affiliato all’alt-destra.

“The Proud Boys è un’organizzazione fraterna filo-occidentale fondata da Gavin McInnes di CRTV”, ha dichiarato Bazile. “Non siamo alt-right e abbiamo preso una dura posizione contro il razzismo (e la politica dell’identità in generale). Siamo libertari / conservatori e, a quanto pare, questo è bastato per essere sospeso da Twitter “. Illusi, non basta leccare il regime per salvarsi. Prima vengono per i ‘razzisti’, poi tocca anche a chiunque non sia semplicemente un masochista razziale.

A novembre, il conto “Stone Cold Truth” di Roger Stone, commentatore di destra e autore di fantascienza Vox Day, e il gruppo comico di Sam Hyde Million Dollar Extreme sono stati definitivamente sospesi dalla piattaforma, mentre il commentatore anti-islamico Tommy Robinson e la giornalista Laura Loomer sono stati ‘puniti’ con la soppressione dei badge di verifica.

Nel frattempo, i gruppi di estrema sinistra che sono legati all’attivismo violento rimangono sulla piattaforma. It’s Going Down , il principale sito di notizie del movimento violento “Antifa” ha ancora il suo account Twitter, nonostante apertamente sostenga atti di vandalismo e violenze contro la polizia.

Un articolo sul sito di IGD descrive l’atto di lanciare pietre e bottiglie alla polizia come “autodifesa di base”. Un altro articolo (ora cancellato) si è vantato di sabotare i binari del treno per impedire che le apparecchiature di fracking raggiungessero la sua destinazione. Sono infatti in corso indagini sul disastro ferroviario di Seattle.

Resistono, per ora, gli account dei politici non moderati. Ma fino a quando?

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Insomma, è in corso una purga contro chiunque non sia favorevole alla sostituzione etnica. E non è solo Twitter, evidentemente costretto dai suoi nuovi ‘investitori’, è tutta Silicon Valley che è nemico della libertà di espressione, perché questa mette a rischio la loro idea di ‘mondo’: che possiamo, senza tema di smentita definire, mondo di merda.