Squadristi rossi mettono le bombe, PD sfila contro chi legge: flop manifestazione a Como

Vox
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La manifestazione, un flop che vede sfilare poche centinaia di persone, nonostante la presenza di Renzi e di tutti i caporioni del PD, non è stata organizzata a seguito della ‘bomba rossa’ contro i Carabinieri, ma per la lettura di un comunicato, da parte del VFS, lo scorso 28 novembre, nella sede di una a$$ociazione di cuckold pro-clandestini.

Il bizzarro corteo è stato organizzato da Pd e frattaglie, ci sono Matteo Renzi e il ministro dietologo Graziano Delrio, quello che difende gli stupratori islamici. Sul palco anche il giornalista Daniele Piervincenzi, aggredito a Ostia. Aggressione che ora va vista sotto una luce differente. Poi dicono che i giornalisti sono ‘imparziali’, no, sono tutti al servizietto di qualcuno.

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Il deputato della Lega, Paolo Grimoldi: “Premettendo che in democrazia ognuno è libero di manifestare le sue idee, per cui non critico il fatto che oggi tutta la sinistra, da Renzi alla Boldrini, sia a Como a manifestare contro un volantino letto da 13 skinheads (e teoricamente la libertà di esprimere un’opinione dovrebbe valere anche per loro, dato che non hanno fatto saluti romani o inneggiato al fascismo violando la legge Scelba), mi domando: ma sono più pericolose le idee di 13 ragazzetti o le bombe vere? Oggi tutta la sinistra scende in piazza a Como contro un volantino letto senza minacciare o aggredire nessuno, ma perché a gennaio non hanno manifestato in massa a Firenze contro la bomba degli anarchici che ha mutilato un artificiere? E perché non manifestano contro l’ordigno rinvenuto davanti alla caserma dei Carabinieri a Roma due giorni fa, ordigno sempre rivendicato dagli anarchici? È più grave leggere un volantino, per Renzi e la Boldrini, che mutilare un uomo?”.

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Presente alla manifestazione, ovviamente, anche il presidente abusivo della Camera, Laura Boldrini che in un’intervista a Repubblica ha spiegato: “Bisogna ripartire dalla nostra storia: la liberazione dal nazifascismo non fu un evento ‘di parte’, ma un atto corale dell’Italia che si ribellava al regime per riprendersi la libertà. Tutte le forze politiche democratiche dovrebbero fare fronte comune contro chi si richiama a quel regime che fu di sopraffazione, di annientamento dei diversi, di discriminazione nei confronti delle donne”.

Non siamo fan del fascismo, ma dire che discriminava le donne, quando le uniche leggi a protezione delle donne nel lavoro vennero fatte da Mussolini, è una fake news boldriniana. Ed è inutile riscrivere la Storia, il Fascismo godette di ampio consenso. Uno dei motivi era l’alternativa anche allora boldriniana.