Migranti in rivolta ad Agrigento: “Noi questo schifo non lo mangiamo”

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Migranti in rivolta. I presunti minorenni, ospiti della struttura “Pegaso” di Ravanusa, Agrigento, che costano all’amministrazione locale centinaia di migliaia di euro, hanno inveito contro gli assistenti sociali e i responsabili della casa accoglienza, perché il cibo – quello che compone i pasti giornalieri – non era di loro gradimento. Malcontento ed ira sono serpeggiati per un po’.

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Nella struttura si sono precipitati i carabinieri della stazione cittadina. Militari dell’Arma che, coordinati dal comando compagnia di Licata, sono riusciti – anche se ci sono state non poche difficoltà -, a riportare la calma. Il gruppo di migranti è stato però chiaro: il cibo che gli viene offerto non è di loro gradimento. Vogliono mangiare altro.

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Quanto è accaduto, domenica pomeriggio, a Ravanusa non è che l’ennesimo caso di proteste sollevate dai migranti – sia minorenni che maggiorenni – che, soprattutto ad Agrigento, talvolta non gradiscono i pranzi e le cene, altre volte inveiscono perché non funziona in modo adeguato il Wi-fi.