Rimini, genitori degli stupratori vogliono rimanere in Italia: “Per inserirci”

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I genitori dei due marocchini protagonisti dello stupro sulla spiaggia di Rimini insieme al profugo Guerlin Butungu potrebbero essere espulsi dall’Italia. Potrebbero!
Il tribunale dei minori di Ancona ha infatti dato parere sfavorevole al rinnovo del permesso di soggiorno per Mohammed Louennous e la moglie Sana, genitori dei due stupratori di 15 e 17 anni.

I due avevano chiesto di rimanere in Italia per poter “stare accanto ai loro quattro figli per educarli e inserirli nella comunità”. Infatti si sono ‘inseriti’.

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Secondo i giudici del capoluogo marchigiano, la posizione del padre “risulta gravata nel corso degli anni da una serie di condanne per oltraggio a pubblico ufficiale, furto, falsa attestazione sull’identità propria, guida in stato di ebbrezza alcolica, detenzione e vendita di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi, evasione, violazione del divieto di rientrare nel territorio italiano tanto da essere agli arresti domiciliari per espiare una pena residua”. Per quest’ultima condanna, infatti, l’uomo non potrà essere espulso prima dell’aprile 2018.

E “l’uomo non ha mostrato nonostante il passare del tempo alcuna capacità educativa dei figli, in special modo con i più grandi, già inclini alla perpetrazione di condotte illecite verosimilmente anche a causa dell’esempio paterno e dall’avvallo ricevuto in tal senso dalla madre Sana”

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“L’assoluta inidoneità genitoriale della figura paterna – scrivono i giudici – è dimostrata dal fatto che anziché ergersi ad esempio per i figli, con la sua condotta di vita istiga i minori a non integrarsi nella realtà italiana e a non rispettare le regole di convivenza comuni. Per questo si respinge il ricorso a salvaguardia dell’interesse pubblico alla sicurezza nazionale”. L’avvocato della coppia ha presentato ricorso.

Per espellere qualcuno da questo disgraziato paese ci vogliono anni. Se fossero stati espulsi subito, ci sarebbe una ragazza violentata in meno.