“Bisogna far capire ai politici che le loro parole incitano all’odio e possono scatenare la violenza nelle teste calde”.
Questa la bizzarra tesi di chi ospita da anni spacciatori e stupratori, la Caritas. Senza dimenticare che si fanno anche pagare dai contribuenti per questo.
La Caritas è intervenuta dopo l’aggressione a due risorse in centro a Roma. Il direttore della Caritas incolpa i politici: “Le parole incitano all’odio e possono scatenare la violenza nelle teste calde”. Sono le vostre azioni ad incitare alla violenza. E le vostre parole.
Questi pensano di poter, senza creare reazioni, ogni giorno esaltare la sostituzione etnica degli italiani con afroislamici. E credono che gli stupri di chi loro ospitano non scatenino reazioni.
Oltre che criminali sono anche dementi.
I loro ospiti spacciano, quando va bene, stuprano, quando sono in forma, poi basta una rissa per trasformare i carnefici in vittime.
Ieri, mentre i media di distrazione di massa si strappavano le vesti per i due immigrati, un immigrato accecava un italiano spappolandogli l’occhio a fucilate. Un altro tentava di stuprare una turista perché non comprava i suoi braccialetti. Ma il problema sono i giovani italiani. Che devono essere sostituiti.
Ma qualcosa ci dice che questo non avverrà ‘tranquillamente’.
E poi, sinceramente: cosa ci fanno un bengalese e un egiziano a Roma? Quando, questo, è diventato ‘normale’?