Con 47 classi in deroga perché si supera il tetto del 30% di studenti non italiani, l’Istituto comprensivo 5 di via Di Vincenzo batte ogni record e ottiene il podio di scuola più multietnica della città. Al secondo posto si piazza il comprensivo 15 di via Lombardi con 35 classi in deroga. Scivola, invece, in terza posizione, con 34 classi in deroga, il comprensivo 11 di via Beroaldo, per decenni la realtà più variegata per passaporti tra i banchi. Una ‘disfida’ che analizzata in termini geografici vede il quartiere Navile, in particolare la Bolognina, battere (sai che soddisfazione) il San Donato
Non più un’eccezione, la deroga del 30%, fissata dal ministero dell’Istruzione nel 2010, è a tal punto la normalità da essere addirittura in crescita, segnando un +12,4% (da 511 a 647 classi) rispetto all’anno scorso. Con almeno due sorprese. La prima riguarda l’Ic 5: se si spacchetta il dato, emerge come, mentre fino ad ora l’elementari con più bimbi stranieri erano le Federzoni di via Di Vincenzo , da quest’anno il primato è conteso dall’elementare Acri di via Francesco Barbieri. Entrambe con percentuali di bimbi non italiani per classe che veleggiano sull’80% e anche oltre. Il secondo riguarda Crevalcore: dove il comprensivo ha ottenuto 38 classi in deroga, mentre l’Iis Malpighi, 22.
Scorrendo la rilevazione compiuta dall’Ufficio scolastico regionale che autorizza le eccezioni, la maggior parte di aule multietniche si concentrano nei seguenti istituti comprensivi: Ic 14 via Biancolelli (29 deroghe); Ic 10 via Aldo Moro (27); Ic 1 di via de’ Carolis (22); Ic 8 di via Ca’ Selvatica e Ic 9 di via Longo (20 ciascuno); Ic 2 di via Speranza (15); Ic 12 di via Bartolini (12); Ic 3 di via della Beverara (11); Ic 18 di via Galliera (11); Ic 7 di via Scandellara (16); Ic 4 di via Verne (14) e Ic 16 di vicolo Bolognetti (10).
PASSANDO alle superiori, il professionale Aldrovandi Rubbiani ha 25 classi con oltre il 30% di stranieri; all’itc Luxemburg sono 20; il tecnico Pier Crescenzi Pacinotti ne ha 6; l’Iis Belluzzi Fioravanti 18 e l’Iis Manfredi Tanari con 17. Chiudono l’Iis Aldini Valeriani con ‘sole’ 7 deroghe.
Spostandoci in provincia, troviamo le deroghe al 30% negli Istituti comprensivi di Vergato (16); Casalecchio ‘Croce’ (14); Borgo Tossignano (13); Bazzano Monteveglio (10); Molinella (7), circolo didattico di Budrio (9); Castiglione dei Pepoli, Sant’Agata, Marzabotto e San Matteo della Decima (5); Porretta Terme e Ceretolo (4); Crespellano (3); Calderara di Reno, Casalecchio ‘Centro’, Malalbergo Baricella, Medicina, Minerbio, San Giovanni in Persiceto e San Lazzaro (2); Budrio, Gaggio Montano, Sasso Marconi e Granarolo dell’Emilia (1). Restando in provincia, ma alle superiori, Iis Caduti della Direttissima ha 5 classi in deroga; l’Iis Keynes (4); l’Itc Salvemini (3) e Iis Majorana (1).
Questa è una sostituzione etnica. Iniziò così, vent’anni fa, in Francia. Ora la Francia è quasi perduta.
Davanti a questo scempio è sicuramente meglio che gli immigrati siano tutti concentrati in poche scuole che diffusi a piccoli gruppi in tante. E’ il solito discorso delle metastasi.
Qualcuno ha deciso che l’Italia deve cessare di esistere. Se approvano lo ius soli saranno sulla buona strada, e solo una guerra (in)civile potrebbe raddrizzare la situazione, come quella che ci sarà, prossimamente, e che già c’è tra sgozzamenti di ragazzine e attentati, in Francia e Inghilterra.
Da noi per ora sgozzano i nigeriani adulti. Ma solo perché i loro figli sono ancora piccoli.