Timori, in merito alla possibile trasformazione del centro religioso San Luigi in centro di accoglienza per sedicenti profughi.
“In una città come la nostra esausta e strapiena di profughi, una notizia come questa fa scattare subito il campanello di allarme”, denuncia il capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.
“Non vorrei mai che avvenga in città quello che è capitato qualche tempo fa a Studena, una frazione di Pontebba, dove in quattro e quattr’otto, un pakistano ha acquistato un albergo dismesso per aprirlo all’accoglienza dei suoi stessi connazionali!
“Vista la situazione è importante rimanere con le antenne dritte fino a che non si avrà chiarezza e trasparenza in merito agli intenti di questa onlus che sta rilevando il complesso del San Luigi, per ora, non giova tutto questo alone di mistero e silenzio!
Per essere chiari – sottolinea Oreti – e non lasciare spazio alle interpretazioni: Gorizia non vuole, non può e non riesce ad accogliere, anzi dobbiamo continuare a sensibilizzare governo, prefettura, e regione per alleggerire notevolmente i numeri di una accoglienza non più sopportabile visto che va avanti da oltre un anno e mezzo e mediamente non siamo mai scesi sotto i 250 richiedenti asilo politico, un numero non accettabile per una città come Gorizia”.
Per essere ‘Onlus’ ne hanno di soldi da spendere…