Incredibile. Alla vergogna delle marchette ai clandestini camuffati da profughi non c’è mai fine.
Oltre ai 37,50 euro al giorno per vitto, alloggio, schede telefoniche e paghetta, ora, i sedicenti profughi li pagano anche per sistemare i centri dove gozzovigliano a spese nostre.
Succede, ad esempio, nel centro Fenoglio di Settimo Torinese, gestito da una sempre più ‘multinazionale dell’accoglienza’, la Croce Rossa (un coacervo di interessi e favori simile alle coop), dove invece di assumere italiani – almeno un piccolissimo effetto collaterale positivo – per sistemare i centri e gestirli, ora assumono direttamente gli ospiti.
In sintesi: li paghiamo per rifarsi il letto. E’ come se pagassimo i detenuti perché tengano pulita la loro cella.
Si ha notizia che, invece di dieci giovani italiani, il governo – perché la Croce Rossa usa fondi governativi, quindi nostri – abbia assunto per la gestione del centro, dieci presunti rifugiati che sono stati scelti dopo un corso di formazione durato un anno e mezzo. Anche quello a spese nostre.
La retribuzione è di circa 900 euro al mese oltre vitto e alloggio.