Il prefetto di Roma, l’ineffabile Pecoraro, dopo una riunione in Campidoglio, la spara grossa, enorme: “è necessario proteggere il sindaco Marino”.
“Ci sono intercettazioni con insulti che confermano un’esposizione del sindaco” che “è un’istituzione e va protetto”, ha spiegato. Marino “dovrebbe rinunciare a girare con la sua bicicletta, valutiamo la scorta”,ha aggiunto Pecoraro. La scorta per proteggerlo dai cittadini, semmai. La scorta per le faide interne al clan se la paghi da solo.
Sull’ipotesi di scioglimento del Comune, avanzata dal M5S: “E’ prematuro parlarne.Prima leggiamo tutte le carte, poi riferiremo al ministro”.
Si può chiedere a Riina di sciogliere la cupola? Chi forniva gli affari a Guzzi e soci se non il capo di Pecoraro, quel presunto ministro degli interni che si chiama Al Fano?
Perché qui ci stiamo dimenticando una cosa essenziale: gli intrecci tra immigrazione e politici non si fermano a Roma.