Ormai sono inseriti nei gangli della società, ed è in quelle posizioni che favoriscono l’invasione.
Li abbiamo nei palazzi della politica – basta ricordare i due africani del PD, l’ex Fratello Musulmano Chouki e la congolese, ma anche il nigeriano infiltrato nella Lega – da dove portano avanti la loro strategia di distruzione della società dall’interno. Li abbiamo nelle scuole, dove vengono imposti, e se non sei d’accordo ti sospendono. Li abbiamo nella nazionale di calcio, dove servono come mezzo di propaganda verso i più piccoli. E li abbiamo, appunto, nei porti dove sbarcano i loro ‘fratelli’, pronti ad accoglierli.
E’ il caso di Viviane, nata a Kinshasa nel 1961, seconda di dieci figli. Suo padre lavorava come dirigente per la compagnia aerea dello Zaire di Mobutu. E’ un ‘medico’, come la Kyenge.
In Italia c’è una presenza di medici pro-capite tra le più alte d’Europa, non abbiamo bisogno di presunti medici africani. Intanto, in Africa, la carenza di medici è disastrosa, anche all’origine dell’epidemia di Ebola: ma, caso strano, gli unici che vanno a salvare le vite dei malati africani sono fanatici bianchi, i ‘medici’ neri preferiscono aiutare i loro fratelli a sbarcare da noi: a pagamento.
Detto per inciso: è lei, a determinare se hanno o meno TBC, Ebola e Meningite. Auguri.
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