Renzi ‘trivella’, Eni ‘compra’ i giornali

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La denuncia di un giornale locale:

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“C’è un’eccellenza italiana che nasce in Basilicata”. E’ questo il claim pubblicitario che trovate sulle pagine dei giornali lucani in questi giorni. Si legge: “2281 occupati nel settore estrattivo nel 2013”. E ancora: “Sistema di monitoraggio all’avanguardia in Europa con 400 punti investigativi”. Chapeau

Proprio nei giorni in cui la Basilicata ha alzato la testa e sta scendendo in piazza ad oltranza contro l’art 38 del decreto ‘Sblocca Trivelle’, il management dell’Eni tira fuori la mossa del cavallo. Una campagna pubblicitaria sui giornali locali in edicola. Ottima idea, non c’è che dire. Nel claim i petrolieri parlano di “un’eccellenza” italiana che “nasce in Basilicata”. Parla di “2281 occupati” nel 2013. Il passaggio appare chiaro. Da un lato offro qualche gettone ai giornali perennemente in rosso, dall’altro mando un messaggio ai lucani. Un messaggio del tipo: guardate che al 2013 erano 2281 gli occupati. Quindi state buoni, non manifestate che domani potrebbe toccare a vostro figlio, vostro nipote o zio. Un sottile ricatto occupazionale addolcito però dalla pillola dei controlli ambientali. E’ un “sistema di monitoraggio all’avanguardia in Europa con 400 punti investigativi”, quello che opera in Basilicata. Ma il Cane a sei zampe omette di dire che il controllore e il controllato dei monitoraggi spesso è la stessa figura (Eni). Omette di dire che è in corso un’inchiesta dell’Antimafia su come i reflui petroliferi in partenza dal Centro Oli di Viggiano arrivano nell’impianto di Tecnoparco (Pisticci Scalo) e poi giù nel Basento acque radioattive comprese). Omette di dire che l’Arpab, con l’ausilio dell’Istituto di Sanità, ha trovato tracce di idrocarburi nel lago del Pertusillo, che si trova a due passi dai pozzi della Val d’Agri, di proprietà della stessa Eni. Ma sono dimenticanze, più che omissioni. Della stessa malattia soffre anche chi governa la Basilicata. Il presidente della Giunta regionale Pittella, che ha pontificato l’ultima volta solo qualche ora fa, non ha dubbi: “Non bisogna criminalizzare il petrolio, è un’opportunità”. Il sindaco di Pisticci Scalo, il quale per altro ha anche denunciato ‘i veleni’ del ciclo petrolifero che arrivano nel Basento, anche lui soffre di qualche amnesia “Il petrolio è un’opportunità”, ha sentenziato tra le righe. E così via. Da Renzi a Federpetroli, dall’ex ministro Clini a Prodi, ecco che la filiera del sì a nuove estrazioni si riverbera sul territorio lucano attraverso il Governatore e molti amministratori.