PADOVA – Alcuni agenti di polizia aderenti al sindacato Coisp hanno manifestato ieri davanti alla questura di Padova per protestare contro le “questure trasformate in Cie per la identificazione dei profughi provenienti dal Nord Africa” e più in generale contro le politiche renziane in tema di immigrazione portate avanti da “un governo di apprendisti governanti”.
Nei giorni scorsi si sono svolte nel cortile della questura le procedure di identificazione di circa 80 clandestini, procedure che hanno causato gravi disagi agli agenti.
«Sono rimasti in un cortile dalle 8:30 alle 17 – ha spiegato Fausto Fanelli del direttivo nazionale del Coisp – Lasciando a terra i propri escrementi, rifiutando il cibo che gli abbiamo offerto perchè non era caldo e tentando di compiere atti di autolesionismo che si sono conclusi con il ferimento di una agente. Il datore di lavoro, lo Stato nel nostro caso, ha il dovere di tutelarci. Noi così non possiamo andare avanti»