MERS: intero villaggio in quarantena, pellegrino islamico torna e diffonde epidemia

Vox
Condividi!

MALESIA– Sessantaquattro abitanti del villaggio di Kampung Bintang sono stati messi in quarantena dopo aver mostrato i sintomi del Medio Oriente Respiratory Syndrome-coronavirus (MERS-CoV).

Le persone infettate dal virus, che ha ucciso un uomo di 54 anni domenica scorsa, sono state ‘invitate’ a rimanere a casa per evitare la diffusione.

“Campioni di muco prelevati da abitanti del villaggio saranno analizzati in laboratorio per vedere se sono effettivamente stati infettati dal virus”, ha detto dopo aver visitato il centro di screening ieri, dove circa 100 abitanti sono stati sottoposti ad analisi.

Il centro è stato istituito nel villaggio lunedi.

Il defunto, che ha preso l’infezione durante il pellegrinaggio alla Mecca, era dal villaggio. Ayub ha detto che 1.000 abitanti del villaggio sono sottoposti a screening.

Il defunto era tornato in Malesia il 29 marzo scorso dopo aver effettuato il pellegrinaggio in Arabia Saudita. E’ stato ricoverato per tre giorni a seguito delle denunce di febbre, tosse e difficoltà respiratorie ed è morto Domenica.

Vox

Si cerca di identificare e contattare i 18 passeggeri sui voli della Turkish Airlines con i quali il defunto aveva viaggiato durante lo stesso viaggio.
Finora, sono stati rintracciati solo sei. Due, che sono da Johor Baru, hanno mostrato sintomi.

In realtà in Italia i casi sono stati 3, ma relativi allo stesso focolaio.

MERS-CoV è stato rilevato in Medio Oriente nel 2012, ma i ricercatori devono ancora determinarne la causa.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha registrato 238 casi di malattia e 92 decessi correlati a MERS fino ad oggi. Tre di questi casi sono stati registrati in Italia, a Firenze, ai primi di giugno del 2013, e tra questi una bambina di 18 mesi. Tutti i casi hanno riguardato immigrati giordani della stessa famiglia.

Il primo caso riguardava un immigrato giordano residente in Italia, che è rimasto per 40 giorni in Giordania con un figlio affetto da una forma di tipo influenzale non specificata. Poi la bambina, familiare dell’immigrato.

Il caso malese evidenzia il rischio dei flussi di persone. L’uomo era volato da Jeddah, centro del focolaio corrente.

Viaggiatori malati – confermati anche nel Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Tunisia – potrebbero generare focolai secondari. Visto che l’Arabia Saudita, accoglie 3 milioni di pellegrini ogni anno per l’hajj, e numeri simili per l’umrah durante il resto dell’anno, e che molti partono anche tra la fila dei musulmani ospiti in Italia, il pericolo è evidente.

I pellegrini che ritornano con il virus potrebbe ammalarsi o diffondere il virus in ‘silenzio’, infatti, in molte di queste persone non si sviluppa la polmonite grave che ha ucciso 93 dei 243 casi noti di MERS. Quindi, potendo essere asintomatico, significa che probabilmente, alcuni infetti possono infettare molte più persone di quanto siamo a conoscenza.