“Un gruppo di studio italiano ed europeo per arrivare ad una autocertificazione delle imprese che attesti il rispetto della produzione delle normative fondamentali sui i diritti umani dei minori, del lavoro dell’ambiente”. E’ la richiesta dei parlamentari democratici alla presidente della Camera Laura Boldrini.
Così, mentre gli operai italiani perdono il lavoro e il precariato impazza, loro, i democratici, pensano agli operai cinesi. Perché loro sono “avanti”. Il distacco tra chi ha la pancia piena e si occupa di “diritti umani”, e chi invece deve lottare con la depressione economica nella vita di tutti i giorni è sempre più ampio. La frattura tra rappresentati e rappresentanti è insanabile. Da una parte le “boldrini” e dall’altra le persone normali.
Verrebbe anche da chiedersi se i cosiddetti parlamentari del Pd abbiano mai visitato le aziende cinesi di Prato, che con il loro lavoro schiavile stanno distruggendo un intero distretto industriale. Ma di queste cose così volgari, loro non si occupano.