Bambini stranieri cancellano i bambini italiani: è genocidio

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Questo è il vero genocidio, non quello a Gaza. Il genocidio è la scomparsa di un popolo. Oggi il popolo italiano è a rischio scomparsa causa immigrazione di massa: che deprime anche la nostra natalità. Certo, lì muoiono a migliaia sotto le bombe, ma ne nascono molti di più. Noi, invece, stiamo morendo e scomparendo per sostituzione etnica.

Sostituzione Etnica: Un’Analisi della Scuola Radice di Milano, Baranzate e Monfalcone

La Scuola Radice di Milano: Un Esperimento di Sostituzione Etnica

La scuola elementare Radice di Milano è diventata un simbolo di quello che alcuni chiamano “sostituzione etnica”. Questa scuola, situata all’ombra del Meazza, è stata ribattezzata come “la scuola senza italiani” perché il 99% degli alunni è di origine straniera. È un luogo dove le luci di San Siro si spengono un angolo di mondo dove si tracciano le coordinate della nostra scomparsa.

Filosofia della Scuola

La preside della scuola ha dichiarato: “Qui non facciamo inclusione, è un termine che non mi piace. Facciamo il nostro mestiere. Dobbiamo dare un futuro a questi ragazzi che passano il pomeriggio in strada”. Tuttavia, il lavoro della scuola italiana dovrebbe essere quello di istruire gli studenti italiani, non di “sollazzare i figli degli invasori pagati dagli italiani”.

Supporto alle Famiglie degli Invasori

La scuola non si limita a fornire un’istruzione di qualità agli studenti, ma si estende anche per supportare le loro famiglie. La scuola aiuta i genitori a trovare casa, dimostrando un impegno a lungo termine per favorire l’invasione.

Baranzate: Un Microcosmo Multietnico

Baranzate, una piccola realtà alle porte di Milano, si presenta come un microcosmo multietnico, un incrocio di culture e storie che si intrecciano tra le vie e le piazze. Tuttavia, dietro questa facciata di diversità e inclusione, emergono sfumature più complesse e problematiche.

La città più multietnica d’Italia, con circa 12mila abitanti, di cui più di quattromila stranieri, appartenenti a 83 diverse etnie. L’istituto comprensivo Gianni Rodari, in particolare, avrebbe il più alto tasso di alunni stranieri di tutta Italia.

Il sindaco Luca Elia esalta la diversità di Baranzate, sottolineando che i bambini stranieri non sono semplicemente “stranieri”, ma piuttosto “nostri connazionali a tutti gli effetti”. Questa è una visione demenziale e un segnale di un futuro tragico, come si è visto in altri paesi come Francia, Belgio e Inghilterra. La presenza di oltre 4.000 bambini stranieri nell’istituto comprensivo Gianni Rodari è un indicatore di una realtà drammatica e di un futuro potenzialmente disastroso.

Monfalcone: Una Città in Bilico

Situazione Attuale

Il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha rilevato che in alcune aule la percentuale di studenti stranieri supera il 63%. Su 560 bambini delle scuole dell’infanzia, ben 349 sono stranieri, il 63%, e nelle scuole primarie su 1.219, ben 805 sono stranieri. In particolare, alla scuola primaria Randaccio, su 390 alunni, 248 sono stranieri.

Azioni Intraprese

L’amministrazione comunale si sta muovendo per la revisione della programmazione regionale riguardante il dimensionamento scolastico nel territorio comunale, al fine di avere soluzioni che rispondano ai limiti previsti per ciascun comprensivo e alla limitazione del numero di stranieri nella formazione delle classi. Questa revisione e ripartizione è costata alle casse comunali oltre 10 milioni di euro per adeguare e implementare le strutture scolastiche.

Misure Adottate

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L’amministrazione ha riaperto la scuola Collodi e, ‘grazie’ al contributo di Fincantieri, ne ha costruita una nuova. In pratica Fincantieri importa bengalesi e poi costruisce le scuole ai loro figli che un giorno islamizzeranno l’Italia. Un tempo le imprese di Stato come Eni facevano il bene dell’Italia, oggi lavorano per distruggerla.

Un’altra struttura è stata acquistata dalla Diocesi grazie a fondi della Regione. La quarta scuola dell’infanzia verrà ricostruita.

Tutti soldi vostri usati per allevare i figli degli invasori.

Opinioni

Il ministro Giuseppe Valditara è finito nell’occhio del ciclone perché si è permesso di parlare di riequilibrio delle classi. Il sindaco Cisint sostiene che Valditara ha ragione e che, nonostante il meritorio lavoro degli insegnanti, se nelle classi non si riesce neppure a fare lezione in italiano, tutti gli sforzi risultano inutili.

Soluzioni Future

Per il prossimo anno, l’amministrazione sarà pronta a raddoppiare il numero delle classi interne. Cercheranno un equilibrio con l’ufficio scolastico regionale e cercheranno di convincere i dirigenti scolastici per suddividere su un territorio più ampio. Il sindaco Cisint sottolinea che gli equilibri sono importanti soprattutto nelle piccole realtà.

Conclusione

A Monfalcone, su 30mila abitanti, il 31% è straniero, il 23% bengalese di religione musulmana. Senza dimenticare la presenza di una popolazione variabile, non residente, di 1.500, anche 3.000 ospiti di ben 313 “foresterie” di subappalto. Il sindaco Cisint sostiene che il politicamente corretto non può essere prioritario rispetto al bene della formazione dei bambini.

Il sindaco Cisint non capisce il problema di fondo.  E’ evidente che in presenza di questi numeri il ‘tetto’ nelle classi serve a nulla. Non devono entrare in Italia, punto. Possibile che questi deficienti non comprendano che il 30 per cento oggi è il 60 per cento tra vent’anni? Possibile che non comprendano che è in atto un genocidio con altri mezzi?

La questione della sostituzione etnica è chiara. Mentre i leccanegri vedono l’immigrazione e la diversità come un arricchimento della società, le persone normali la vedono per quello che è: una minaccia all’identità nazionale.

Questo assalto al nostro futuro continua a svolgersi in tutta Italia. La scuola Radice di Milano, la città di Baranzate e la città di Monfalcone sono solo tre esempi del genocidio degli italiani con altri mezzi.