Omicidio Alessandro Gozzoli, arrestato anche secondo immigrato: legato, strozzato e rapinato

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Perde quota l’ipotesi del festino gay con immigrati finito male. Ora la tesi prevalente è la rapina con omicidio.

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Arrestato dalla Polizia inglese a Wembley, in Inghilterra, il secondo immigrato indagato per l’omicidio di Alessandro Gozzoli, il 41enne di Bazzano, nel bolognese, trovato morto sul suo letto, con mani e piedi legati, a Casinalbo, nel modenese, lo scorso 10 marzo.

Si tratta di un 21enne rumeno, dopo che nei giorni scorsi, proprio in Romania, in manette era finito un ventenne suo connazionale che oggi, nel carcere Sant’Anna di Modena, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Entrambi sono indagati in concorso per omicidio volontario, rapina ed indebito utilizzo di carta di credito appartenuta alla vittima. Nei confronti del giovane, fanno sapere i carabinieri di Modena, sono già state avviate le procedure per l’estradizione in Italia.

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Tutte le piste erano state subito battute, dall’ipotesi di un gioco erotico finito male a quella della rapina. E mentre proseguono le indagini, per ora è proprio questa la tesi prevalente per gli inquirenti.

L’omicidio del 41enne, dunque, sarebbe avvenuto durante una rapina. Dall’appartamento nel Modenese, trovato a soqquadro, mancavano alcuni effetti personali, tra i quali le chiavi dell’auto e alcune carte di pagamento. L’autovettura Lancia Y della vittima sarebbe stata sottratta dai due romeni ed è stata rinvenuta dopo qualche ora dalla scoperta del cadavere, abbandonata in un quartiere di Bologna. I due sarebbero infatti gravitanti nell’area del Bolognese. Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Sassuolo, supportati dal nucleo investigativo del comando provinciale di Modena, hanno permesso di tracciare i ripetuti pagamenti fatti dai due con le carte rubate a Gozzoli e di individuare così gli utilizzatori.

È stato poi ricostruito il percorso effettuato dalla vettura rubata analizzando i filmati di diverse telecamere sul territorio modenese e bolognese. Sono quindi state acquisite immagini dei due indagati, successivamente riconosciuti da alcuni testimoni. Un vicino di casa, subito dopo il ritrovamento della vittima, aveva detto di aver visto uscire alle 2 di notte un uomo con i capelli chiari dall’appartamento di Formigine, inquadrato poi anche dalle telecamere di videosorveglianza.

Il medico legale che ha fatto l’autopsia sul corpo di Alessandro ha riscontrato la rottura di tre anelli tracheali, la morte sarebbe quindi avvenuta per asfissia. Il che conferma l’ipotesi di un omicidio volontario e non di un incidente o un omicidio preterintenzionale. I due indagati, subito dopo l’omicidio, hanno utilizzato le carte di pagamento di Gozzoli per ripetuti piccoli pagamenti, che non necessitavano di un codice pin, installando su un telefono cellulare un accessorio per effettuare transazioni contactless ed accreditandosi 115 euro. Il giorno dopo il delitto i due si sarebbero allontanati dall’Italia ma appunto hanno lasciato dietro di loro una scia di indizi che ha portato gli inquirenti a rintracciarli.




2 pensieri su “Omicidio Alessandro Gozzoli, arrestato anche secondo immigrato: legato, strozzato e rapinato”

  1. A volte basterebbe il buon senso.
    E cmq ci sono ancora troppi buonisti tra noi..
    Se poi uno si mette a frequentare rumeni o albanesi o africani allora vuol dire che te le vai a cercare..

  2. A volte basterebbe il buon senso.
    E cmq ci sono ancora troppi buonisti tra noi..
    Se poi uno si mette a frequentare rumeni o albanesi o africani allora vuol dire che se le va a cercare..
    Riposa in pace.

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