Sette sospetti terroristi ISLAMICI jihadisti sono stati fermati della polizia belga nel corso di una retata nella regione delle Fiandre.

Lo riferisce la procura federale del Belgio, indicando che «quasi tutti gli indagati sono di origine cecena, quindi in fuga da Putin (tre di loro hanno anche cittadinanza belga) e appartengono a un gruppo di ferventi sostenitori dello Stato islamico». Per tutti l’accusa è di essere in procinto di preparare un attacco terroristico in Belgio.
I fermi sono stati disposti dopo una serie di perquisizioni condotte nelle città di Roeselare, Ostenda, Wevelgem, Gand e Menen, al confine con la Francia.
L’obiettivo dell’attacco, secondo quanto riferito dalla procura federale, non è ancora stato determinato con precisione, ma le ipotesi formulate sin qui prevedono «diversi scenari».
I sospetti sono già stati interrogati. Il giudice istruttore dovrà ora decidere se chiamarli a comparire ed eventualmente emettere un mandato di cattura.
Ne nascono migliaia al giorno, in Belgio. Ormai è un’emergenza demografica, non di sicurezza. Non la risolvi con sette arresti e qualche espulsione. SI sono infiltrati nello Stato. Si stanno infiltrando anche nel nostro. Se non faremo la loro fine, dovremo anche ringraziare due nostri presunti difetti: nepotismo e burocrazia.

Il Belgio li rimandi da Putin.Lui li sa come sistemare.