Si tratta del 5,9% del totale dei 38.988 clandestini arrivati via mare dall’1 gennaio a questa mattina.
Il dato era intorno al 10% nel 2022, segno che la stretta impressa dal Governo con il decreto del 23 gennaio ha avuto un impatto sull’attività della imbarcazioni negriere ma non sul traffico.
Perché il vero scafista è lo Stato.
Gli sbarchi autonomi sono stati 11.712; il resto sono stati portati da scafisti di stato agli ordini della Meloni.
La Tunisia è il principale Paese di partenza: da lì sono salpati in 19.949. In 15.515 sono invece partiti dalla Libia. La Sicilia è nettamente la regione con più arrivi (29.926), seguita dalla Calabria (4.502).
Ma poi vengono sparpagliati in tutta Italia.
“Il Belgio sarà il primo stato musulmano d’Europa”.
Osservare l’Europa da Parigi significa avere un posto di osservazione privilegiato, come una frontiera, il centro di un sisma, dove le scosse sono più intense e tutto avviene più rapidamente. Mentre i giornali italiani e La Repubblica mentono, un’inchiesta che ti fa sobbalzare rivela un paese capovolto dagli accordi migratori. “Dal 2010 al 2030, la popolazione islamica del Belgio sarà cresciuta dell’80 per cento. Una bomba demografica”. Le chiese chiudono, le moschee raddoppiano. E i Fratelli Musulmani scrivono: “Immaginate l’Europa che si converte all’Islam, le chiese si trasformeranno in moschee dopo averle dipinte di bianco…
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”Per la “Giornata della visibilità lesbica”, l’Unione Europea promuove il velo islamico. O sono in malafede o sono limitati”
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“1,5 milioni di armeni furono sterminati. Oggi vogliono finire il lavoro”.
Un saggio drammatico e commovente sulla tragedia di ieri e quella che gli eredi del genocidio preparano per domani. Fu una messa nera di orrori: donne violate davanti agli occhi dei mariti impiccati o legati agli alberi prima d’essere fucilati, giovani madri incinte sventrate per schiacciare i neonati a colpi di tacco o di bastone, bimbi in tenera età squartati, cortei con in testa un sacerdote nudo e coi ferri ai piedi, interminabili marce dei superstiti attraverso il deserto. “In molte aree viene uccisa tra il 94 e il 99,8 per cento della popolazione armena.
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