Otto anni di carcere per avere aggredito e violentato una bambina di nemmeno 13 anni all’uscita della metropolitana.
Sono arrivate le prime condanne per violenza sessuale che la sera del 4 ottobre 2020 avvenne a Brescia.
I due giovani imputati, di “origini straniere”, sono stati condannati a 8 anni di carcere in primo grado e con rito abbreviato.
L’episodio si è verificato all’uscita della metropolitana di San Polo, a Brescia. La vittima, all’epoca 13enne, aveva passato la serata in compagnia di un’amica.
Trascinata con la forza in un luogo appartato, in un sottopasso pedonale, venne violentata a turno dai tre immigrati e infine abbandonata in strada. Sotto shock e confusa, venne riaccompagnata a casa da un automobilista di passaggio: raccontato tutto alla madre subito venne presentata la denuncia.
Anche i successivi accertamenti medici (in ospedale) confermerono le violenze. Sono passati più di due anni da quella serata da incubo e si è arrivati a sentenza. Due dei tre immigrati – il terzo non è mai stato trovato – sono stati così condannati a 8 anni di carcere per violenza sessuale di gruppo aggravata.
solo 8 anni? per una bimba di 13 anni! ma se era ginevra che succedeva?