Un altro regolare che piacerebbe tanto al cognato di Frottola.
Ha dato in escandescenze sull’autobus, litigando con l’autista una volta arrivato all’altezza di piazza XI Maggio e costringendola a chiamare il 112. Poi, una volta raggiunto dagli agenti della municipale, ne ha picchiati due mandandoli all’ospedale, ripetendosi al comando di piazza del Municipio dove ha continuato nella sua follia.
Un quarantacinquenne marocchino, Karim Boukhairou il suo nome, dal pomeriggio del 28 febbraio è in carcere per resistenza, lesioni e violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Ci sono voluti ben cinque agenti locali per riuscire a fermarlo, mentre la conducente del pullman urbano di Autolinee Toscane è stata trasportata al pronto soccorso con un’ambulanza.
Il caos è scoppiato attorno alle 16.30, con l’immediato arrivo di varie pattuglie del pronto intervento dei vigili, coadiuvati nelle operazioni del nucleo investigativo. Gli agenti sono stati refertati in ospedale con ferite per fortuna non gravi a un labbro e a un ginocchio.
Boukhairou, regolare in Italia e a bordo sembra con un regolare biglietto, è difeso dall’avvocata Alessandra Natale e, su disposizione della sostituto procuratore di turno Sabrina Carmazzi, ora si trova in regime di custodia cautelare in carcere. In giornata, con ogni probabilità, a palazzo di giustizia si terrà l’udienza di convalida dell’arresto.
Una giustizia di signorine.
CASTELFRANCO. È stato condannato a tre anni di carcere e a 800 euro di multa un marocchino, Karim Boukhairou, 35 anni, accusato di aver picchiato e rapinato una donna di Castelfranco.
Colpendola con una testata al volto e strattonandola più volte, si era impossessato della borsa della donna, con la quale aveva una relazione sentimentale, che era in stato interessante e che quindi con maggiore fatica poteva reagire a quel comportamento violento.
Un episodio rocambolesco: la donna era insieme a un amico quando venne inseguita dall’ex, che più volte aveva tamponato la loro auto per costringere il conducente a fermarsi.
Era poi emerso che la macchina guidata dal marocchino era stata in precedenza rubata, così come la targa che le era stata apposta. Così, alla fine, l’immigrato si è trovato a processo per i reati di lesioni personali, violenza privata, furto e ricettazione.
La vicenda risale al 15 luglio 2007. Per questo, una volta ricostruita la vicenda, l’imputato, attualmente detenuto in carcere a Pisa, è stato condannato a tre anni di carcere.
Quella sera intervennero i carabinieri di Castelfranco, che anche in altre occasioni erano stati chiamati in seguito a violente liti scoppiate tra i due.
Che cosa fa ancora in Italia? Se non ci ribelliamo a Davos siamo fottuti