“Questa non è l’ultima volta, prima o poi ti ammazzo”: africano strozza italiano

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“Questa non è l’ultima volta, prima o poi ti ammazzo”: aggredisce e rapina un uomo, arrestato AFRICANO.

Un altro che assume un immigrato invece di un italiano e ne paga le conseguenze.

Ha aggredito alle spalle un uomo, lo ha afferrato per il collo, gli ha sottratto il portafogli con documenti e 150 euro e gli ha detto: “Questa non è l’ultima volta, prima o poi ti ammazzo”. Il ferito, vittima della rapina, è stato soccorso – in centro, a Canicattì, – mentre era riverso per terra. I poliziotti del commissariato cittadino, e quelli della Squadra Mobile, sono riusciti ad identificare, rintracciare ed arrestare l’autore della rapina: un ventunenne della Guinea, senza fissa dimora. L’arresto è stato già convalidato dal gip di Agrigento che ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Il rapinatore è stato rintracciato, pochi minuti dopo il colpo, in un’abitazione del centro di Canicattì. Alla vista degli agenti è fuggito a gambe levate. I poliziotti sono però riusciti a ritrovarlo in una casa di Borgalino. Era in una stanza chiusa a chiave. Una volta avuto accesso alla stanza, è scattata la perquisizione personale e domiciliare e l’immigrato è stato ritrovato in possesso di diversa refurtiva e, in particolare, del portafogli asportato alla vittima: un trentenne di Canicattì.

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Vittima che era stata già destinataria di pregressi episodi di violenza: negli scorsi mesi aveva subìto dallo stesso soggetto il furto di 600 euro. Il canicattinese trentenne, pare, che conoscesse l’immigrato perché in passato aveva svolto lavori agricoli per lui.

Il ferito venne portato, in codice “rosso”, al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Lombardo”.

Il ventunenne della Guinea è stato, dunque, arrestato, in flagranza di reato, per rapina, minacce e lesioni personali. E’ stato portato al carcere Pasquale Di Lorenzo di Agrigento dove è rimasto dopo la convalida dell’arresto da parte del gip.

“Questa non è l’ultima volta, prima o poi ti ammazzo”




2 pensieri su ““Questa non è l’ultima volta, prima o poi ti ammazzo”: africano strozza italiano”

  1. Stando all’articolo,la vittima pare il classico cretino che si illude di trovare il docile ed economico servo della gleba nel clandestino.

    Ignorando che un clandestino può anche essere un pregiudicato.
    Magari degli estranei(in senso generico)compaesano non si fida,ma del clandestino si.
    Bel paradosso!

I commenti sono chiusi.