Un altro piccolo immigrato violenta una donna italiana. Questa è la vera emergenza: i loro figli.
È il solito immigrato minorenne l’autore del tentato stupro di ieri a Mirano. Condotto in caserma dopo essere stato intercettato durante la fuga da un cittadino e un carabiniere, è stato arrestato e portato in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
I fatti. Nel tardo pomeriggio di domenica, sulla pista ciclo-pedonale adiacente il Canale Taglio, i militari della locale stazione sono intervenuti nei pressi del sottopasso, allertati da un collega fuori servizio su un’aggressione con tentato stupro. Stando alla ricostruzione delle forze dell’ordine, il ragazzo, a bordo di una bicicletta, aveva seguito la donna in una zona in cui non c’era apparentemente nessuno, scegliendo le condizioni più opportune per l’aggressione.
La donna è riuscita ad urlare e divincolarsi, attirando l’attenzione di un maresciallo dei carabinieri, che stava svolgendo attività fisica poco distante con altre due persone. Il gruppo si è subito messo all’inseguimento dell’aggressore, che nel frattempo era scappato in direzione di Mira. Un cittadino, nel frattempo, è riuscito nell’impresa di arrestarne la fuga, fintanto che il militare, in sella ad una bici prestata da un passante, lo ha raggiunto e bloccato con i colleghi della stazione di Mirano.
I cittadini che hanno assistito alla scena e alcuni carabinieri hanno soccorso la vittima, che ha riportato lievi contusioni mentre cercava di divincolarsi dalla presa del ragazzo. «È una risposta corale e di civiltà che a fronte di una aggressione vile – commentano dall’Arma – ha permesso di assicurare subito alla giustizia il reo, grazie alla collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine».
Non sono giovani normali.
Hanno il cerebro di un caimano.
In compagnia si calano pure i cinquantenni.