Trapper nigeriano col reddito di cittadinanza spacciava droga: era volto dell’integrazione

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L’operazione antidroga, partita a Pesaro dopo le risse tra gang nigeriane, ha portato in manette anche un trapper, simbolo dell’integrazione in Italia. L’ultimo spacciatore arrestato, venerdì scorso, dagli uomini della squadra Mobile di Pesaro è un 25enne, nigeriano, regolare, operaio al momento senza lavoro ma che poteva contare sull’indennità di disoccupazione, residente in una casa in centro storico, ben inserito quindi nel contesto sociale. Un insospettabile, almeno in apparenza, noto anche per la sua passione per la musica rap.

Nome d’arte John Fire, come racconta il Corriere Adriatico. I temi delle sue canzoni sono l’integrazione e l’immigrazione. Come il video “Story Untold”, la “storia non raccontata”, che denuncia la condizione dei migranti raccolti sui barconi e poi arrivati nel nostro Paese. Il video è di qualche anno fa: si riconosce il Parco della Rimembranza di Pesaro, che il quotidiano maliziosamente cita come luogo ben conosciuto «soprattutto per chi ci gravita». Insomma una storia non detta, come non detta (ma intuibile) l’attività collaterale a quella di trapper e operaio. Attività per la quale venerdì notte il 25enne nigeriano è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Pesaro.

Il trapper nigeriano scoperto a Pesaro con le dosi pronte per lo spaccio
A casa dell’operaio disoccupato e trapper per hobby, gli agenti hano rinvenuto 30 dosi di cocaina ed eroina. Per gli inquirenti, il nigeriano, apparentemente insospettabile e ben inserito nel contesto sociale, rivestisse un ruolo importante nello smercio di stupefacenti nella zona. Le manette di venerdì scorso sono state il tassello finale di un’indagine che ha preso il via da alcune risse, alcune anche con gravi conseguenze, scoppiate un mese fa all’interno del Miralfiore.

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Trapper nigeriano (col sussidio) girava video sull'integrazione: arrestato a Pesaro nel blitz antidroga

Il personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Pesaro, a conclusione di una mirata attività d’indagine, ha tratto in arresto un cittadino nigeriano, di anni 25, residente in questo centro, operaio, regolarmente soggiornante, per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. In particolare, gli investigatori a seguito di alcune risse con conseguenze anche gravi, avvenute nello scorso mese nel locale parco Miralfiore e riconducibili a scontri tra due compagini nigeriane attive nello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno avviato un’attività volta a delinearne le dinamiche, responsabilità e appartenenze. Il tutto volto anche ad arginare l’attività di spaccio all’interno di quel luogo. In tale contesto, nella prima mattinata di venerdì scorso, gli agenti hanno effettuato una perquisizione all’interno dell’abitazione di un giovane nigeriano, sita in questo centro storico, rinvenendo e sequestrando 30 dosi di stupefacente per un totale di circa 15 grammi, parte delle quali di eroina e parte di cocaina, alcune confezionate in modo tale da poter per essere ingerite e trasportate. Inoltre nella medesima circostanza gli agenti hanno recuperato anche un foglietto riportante quella che si ritiene essere una parziale contabilità dell’attività illecita. Nel corso delle operazioni lo straniero ha tentato di disfarsi di un involucro, gettandolo dal terrazzo dell’abitazione. L’involucro, recuperato anche grazie all’impiego del cane antidroga “Imperator” del Gruppo Cinofili della Questura di Ancona, è risultato contenere 9 ovuli, 6 di eroina e 3 di cocaina, del tipo utilizzato per il body packing, per un peso complessivo di circa 100 grammi. Il body packing spesso riguarda droghe con un elevato valore di mercato, principalmente eroina o cocaina ed è uno dei mezzi più utilizzati per il loro trasporto della droga attraverso i cosiddetti “muli” o “ovulatori”, ossia soggetti in grado di ingoiare oltre cento ovuli, per trasportarli eludendo i controlli di sicurezza. I predetti sono soliti assumere farmaci antiperistaltici per diminuire la motilità intestinale, atteso che la rottura anche solo di un solo ovulo potrebbe avere conseguenze letali. L’arresto costituisce un duro colpo all’attività di spaccio nel parco. Si ritiene, infatti, che il cittadino nigeriano in questione, apparentemente insospettabile e ben inserito nel contesto sociale e aspirante cantante rap, rivestisse un importante ruolo nello smercio di stupefacenti in quella zona. Nella mattinata odierna l’Autorità Giudiziaria competente ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere dello straniero.




2 pensieri su “Trapper nigeriano col reddito di cittadinanza spacciava droga: era volto dell’integrazione”

  1. I nigeriani sono al 90% gente violenta, strafottente e criminale.
    Gli altri negoidi sono ” passionali “…
    I nigeriani devono essere sterminati assieme ai rom e ai pakistani… Tolti loro, un terzo dei problemi sono risolti.
    Un’altro terzo, basterebbe fare reciprocità di quello che hanno fatto a noi i J inondandoli di palestinesi che reclamano le loro terra e vendetta ..

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