Piccola migrante africana: “Odio i bambini italiani”

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Il ritardo scolastico è un grande ostacolo per gli alunni con cittadinanza non italiana nel sistema educativo italiano, tanto più che gli alunni con cittadinanza non italiana continuano a rimanere quelli a più alto rischio di abbandono. E la loro presenza nelle scuole danneggia anche i bambini italiani.

Insomma, importiamo una massa di futuri mantenuti e sottoproletari. Stiamo realizzando in Italia le banlieu francesi. Che francesi non sono più. Adulti che saranno disoccupati e che peseranno sullo stato sociale italiano.

Anche per questo, oltre che per le baby gang, dobbiamo abrogare i ricongiungimenti familiari.

Cosa pensano i figli degli immigrati dell’Italia e degli italiani? Ce lo spiega la storia di una bambina nigeriana di 10 anni.

Tutto inizia nel 2012. La nigeriana, 10 anni all’epoca dei fatti ma particolarmente precoce e decisa, viene iscritta a scuola e, tramite amici, incontra un gruppo di ragazzi più grandi di lei e appartenenti alla comunità islamica. La minore inizia a frequentarli.

Non si fa problemi ad esprimere davanti alla famiglia odio nei confronti dei ‘bianchi’, dei cristiani e cerca, contemporaneamente, di convincere la sorella più grande a ‘seguire la sua strada’. I genitori, preoccupati per quelle frequentazioni sospette e, soprattutto, terrorizzati dalla probabilità che la bambina si lasciasse convincere a ‘partire’, avvertendo qualche segnale in tal senso, si rivolgono prima ad un prete, poi agli assistenti sociali e, infine, all’avvocato.

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Il disprezzo per il mondo che la circonda, però, aumenta e la famiglia, nel tentativo di allontanarla dalla comunità islamica, si trasferisce a Parma.

In pochissimo tempo la minore riallaccia i contatti col gruppo attraverso gli islamici locali e inizia la ribellione vera, con un atteggiamento di rivolta verso l’istituto scolastico e verso il mondo occidentale, tanto da iniziare a compiere furti in segno di ‘odio’.

Al culmine di una lite, il padre la chiude in casa e la minore lo denuncia per maltrattamenti. Da qui l’avvio del procedimento. «Aveva idee forti e pericolose nei confronti degli italiani – spiega l’avvocato Patera – ce l’aveva col nostro paese».

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Sono i compagni di scuola dei vostri figli. Se gli immigrati sono un problema, le seconde generazioni, come insegna la Francia, lo sono al quadrato.

Pensate a Said, che ha sgozzato Stefano Leo. Certo, questi sono casi eclatanti, e non tutti i figli degli immigrati sono pronti a sgozzare i figli degli italiani: ma è l’espressione estrema di un odio profondo e generalizzato.

E questi scellerati ne vogliono fare arrivare altri. Che poi, ovviamente, ne farebbero arrivare altri ancora coi famigerati ricongiungimenti familiari, tra mogli, spesso multiple, e figli, milioni:

Sempre più musulmani in Italia, è invasione immigrati: sono milioni, +160%

Una novità dell’anno scolastico passato è la diminuzione del numero degli alunni con cittadinanza non italiana: 865.388 in totale, con un calo di oltre 11 mila unità rispetto all’anno precedente (-1,3%). È la prima volta che accade dal 1983/1984, anno scolastico a partire dal quale sono state fatte rilevazioni statistiche attendibili. L’incidenza percentuale degli alunni con cittadinanza non italiana sul totale della popolazione scolastica rimane inalterata (10,3%) perché è diminuito il numero totale degli alunni, ovvero sono diminuiti anche gli alunni di cittadinanza italiana.

La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana (220.771), mentre l’Emilia-Romagna quella con l’incidenza percentuale più alta (17,1% sul totale della popolazione scolastica regionale). Si confermano ai primi posti le province di Prato (28% del totale), Piacenza (23,8%), Parma (19,7%), Cremona (19,3%), Mantova (19,1%) e Asti (18,8%).

I dati mettono in evidenza la costante crescita delle nuove generazioni, ovvero degli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia: si tratta del 66,7% degli studenti provenienti da contesti migratori, un punto percentuale in più rispetto al 2019/2020.

Un’invasione che deve essere fermata.




2 pensieri su “Piccola migrante africana: “Odio i bambini italiani””

  1. e’ un fatto di geni
    nascono con l’odio nel cuore.

    oggi l’Isam ucraino ha fatto esplodere i ponte della Crimea
    Ovvero una opera d’arte della ingegneria
    e proprio il giorno del compleanno di Putin.

    qui i conguagli
    youtube.com/watch?v=7jKNkPTPRX8

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