Generale ‘americano’ minaccia guerra alla Russia per rubare il grano

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La destabilizzazione dei mercati e il rafforzamento che potrebbero trarne i gruppi terroristici nel mondo sono le ragioni per le quali gli Usa potrebbero intervenire militarmente contro il blocco delle esportazioni di grano ucraino da parte della Russia. A parlare di questa eventualità è stato il generale americano Christopher Cavoli, comandante delle forze Usa in Europa e Africa e prossimo comandante delle forze Nato in Europa, intervenendo davanti alla Commissione Servizi armati del Senato Usa.

Cavoli, riporta il Washington Post, ha fatto riferimento a gruppi come l’Isis, al-Shabaab e Boko Haram, che potrebbero trarre in qualche modo vantaggio dalla situazione. Gruppi che, ha detto, si alimentano di «governance debole e insicurezza alimentare, corruzione e povertà». Il generale quindi ha lasciato intendere che, a un certo punto, i militari americani potrebbero essere coinvolti per garantire la ripresa delle esportazioni dall’Ucraina, ma non ha voluto dire se raccomanderebbe una simile strategia.

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Cavoli. In realtà ISIS trae il più grande vantaggio dalle vostre guerre in Siria e Iraq. Come anche in Libia. Tre zone del mondo dove regimi laici tenevano e in Siria continuano a tenere solo grazie alla Russia, gli islamici sotto il tallone. Perché esportare democrazia dove chi vota vuole uccidere l’infedele significa solo portare caos e disordine. MA sono concetti che un NON popolo giovane come quello americano non può comprendere.

E quando un adolescente si sente impotente, come ora l’ex gendarme del mondo, la situazione si fa pericolosa. Sono cavoli.




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