Catasto, più tasse sulla casa per pagare l’accoglienza a mezzo milione di ucraini

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Credete che il conto per l’ospitalità a mezzo milione di ucraini che si aggiungeranno ai già centomila afroislamici lo pagherà Zelensky? Lo pagherete voi, ovvio. Con più tasse.

Fate il conto voi: quello che si ingozza di involtini primavera ne prevede almeno centomila solo in Lombardia. Significa almeno mezzo milione in tutta Italia. Ad almeno 35 euro a testa al giorno sono più di 7 miliardi di euro compresi gli attuali ospiti.

La riforma del catasto provoca un nuovo scontro in maggioranza, con l’effetto di far trovare la Lega ancora una volta in un angolo. In commissione Finanze alla Camera, dove è in discussione la delega fiscale, infatti, il sottosegretario all’Economia, Maria Cecilia Guerra, esponente di Articolo Uno, ha avvertito che la questione è «dirimente», va affrontata come «primo punto» e, qualora non si procedesse, «significherebbe probabilmente concludere l’esperienza di governo». Ma la riforma, come da più parti sottolineato, rischia di essere molto di più di un semplice “aggiornamento statistico”: rischia di diventare il grimaldello per l’imposizione di nuove tasse sulla casa. Un sospetto che cova anche nella Lega, che infatti ha sottoscritto con Forza Italia e Coraggio Italia un emendamento soppressivo e che poi ha bollato come «gravissimo l’aut aut» del sottosegretario.

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A portare allo scoperto la minaccia di Guerra è stato, in particolare, Galeazzo Bignami. La sottosegretaria «ha detto “dirimente” e quando l’ho incalzata su cosa intendesse – ha spigato il deputato di FdI – ha appunto detto che significa che l’esperienza di governo si concluderebbe». «La riforma del catasto va stralciata subito», hanno quindi spiegato Bignami e gli altri deputati di FdI della commissione Finanze, Marco Osnato e Lucia Albano, parlando di «ennesimo atto di arroganza e protervia del governo che continua a dettare alla maggioranza l’agenda politica, calpestando il Parlamento».

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Dopo l’avvertimento dell’esponente dell’esecutivo l’ufficio di presidenza ha rinviato la seduta in Commissione a domani, con la speranza che si trovi un punto di mediazione. In particolare, Forza Italia lavorerebbe in questo senso, mentre la Lega, almeno per ora, resta ferma sulla necessità dello stralcio e la sinistra spinge perché la norma venga approvata. Di più, Leu, che esprime il sottosegretario, vorrebbe anticiparla al 2023 dal 2026.

«Gravissimo l’aut aut della sottosegretaria al Mef, Cecilia Guerra. Minacciare la crisi di governo qualora non si approvasse così com’è la riforma del catasto è da irresponsabili. Il Parlamento ha tutto il diritto di discutere e presentare emendamenti laddove non ci sia convergenza sul provvedimento», hanno commentato i capigruppo Lega nelle commissioni Bilancio e Finanze Massimo Bitonci e Giulio Centemero, il vicepresidente della VI commissione Alberto Gusmeroli a nome di tutti i commissari Lega. «Non ci sembra questo il momento – hanno aggiunto i leghisti – di ricorrere alle maniere forti e di portare il dibattito allo scontro istituzionale. Peraltro, lo stesso governo e diversi gruppi di maggioranza hanno già riconosciuto l’inutilità di un intervento di riforma del catasto se la finalità è solo quella di una mera indagine statistica per scovare gli immobili-fantasma. Il ricatto conferma il dubbio che ci siano dietro altre logiche, come quella di tassare la casa».

Salvini sul tema ha svicolato, dicendo che «se ne occupano i gruppi parlamentari, io mi sto occupando di altro. I governi stanno fibrillando sul nucleare, se noi fibrilliamo su catasto….». Ma è evidente che la questione si configura come particolarmente spinosa per la Lega. Proprio oggi, infatti, il Carroccio è stato costretto a votare ob torto collo il via libera definitivo al decreto per l’obbligo vaccinale agli over 50 sul quale il governo aveva apposto la fiducia, dopo una serie di incidenti in commissione. «Se non ci fosse stata la fiducia e avessimo dovuto votare il provvedimento non l’avremmo votato, ci saremmo astenuti come fatto anche alla Camera», ha ammesso il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, continuando a criticare il merito del provvedimento. Sempre di più, dunque, è lecito chiedersi quanto la Lega possa davvero incidere sull’azione del governo e fino a che punto è disposta a farsi mettere all’angolo per “senso di responsabilità”.




Un pensiero su “Catasto, più tasse sulla casa per pagare l’accoglienza a mezzo milione di ucraini”

  1. Non esistono immobili fantasma tranne quegli dei loro amati zingari. Al catasto risultano villette A8 del 1800 mai ristrutturate, in stato di deplorevole abbandono. I proprietari costretti a pagare tasse altissime non sono evidentemente in grado di combattere il degrado perché diversamente avrebbero già provveduto, oppure sono tutti morti e i lontani eredi non hanno fatto la successione… insomma un patrimonio immenso che sta per dissolversi e le belle arti non muovono un dito.
    Le rendite andrebbero riviste verso il basso in caso di forte degrado per incentivare i salvataggi e mantenute flat per un tot di anni, in modo di dare il tempo a chi le ha salvate di rivenderle e alzate quando la proprietà ha un valore di mercato realmente elevato. Conosco casi in cui viene parificato un edificio da 50mila euro ad altri di 1… 2 milioni. Questo è iniquo.

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