Sono qui per prendersi tutto quello che avete.
Stavolta è toccato a un ragazzo di 21 anni, residente in zona. Stava rientrando a casa a piedi dopo cena. Incrocia uno sconosciuto, uno cambio di sguardi. Poi l’ordine minaccioso: «Dammi subito tutto il denaro che hai!». L’altro pensa quasi a uno scherzo, non ci bada, tira dritto. Chissà forse si tratta di uno un po’ strambo. No. Invece è uno che sa cosa vuole e anche come ottenerlo, diciamo per le vie brevi. Uno che lo segue e che a un certo punto comincia a urlare che lui vuole i soldi e che no, non sta bluffando. Al netto rifiuto del 21enne, senza esitazione alcuno lo colpisce in piena faccia con una violenta testata. Il ragazzo si accascia dolorante, le mani sul volto per il dolore: è a quel punto che il rapinatore gli fruga in tasca si impossessa del portafogli e scappa, facendo perdere le proprie tracce. Almeno per il momento.
Siamo in via Col di Lana quasi all’incrocio con via Piave, giovedì attorno alle 23. Le grida della vittima della brutale aggressione richiamano l’attenzione di alcuni residenti che telefonano al 113, segnalando quella che a loro pare una lite fra due persone in strada che poi arrivano alle mani. La Volante si precipita sul posto, si sa quartiere Piave resta una delle zone a sorveglianza speciale, nonostante retate, controlli, monitoraggi. E sono proprio gli agenti i primi a soccorrere il 21enne che racconta loro cosa gli è successo fornendo anche un identkit dello straniero che lo ha picchiato e derubato.
Di colore, fra i 20 e in trent’anni, abbigliamento sportivo, piuttosto esile: segni particolari i capelli rasta piuttosto lunghi. Mai incontrato prima. Il 21enne perde sangue dalla bocca, ha una brutta lacerazione al labbro, per fortuna quando si è reso conto che il malvivente lo stava caricando ha cercato di schivare il colpo, evitando la frattura del setto nasale.
Una merda che era meglio che se la fosse inghottita il mediterraneo.
Andrebbe trasferito nella Città del Vaticano.
Visto che il papozzo gesuita li ama tanto.
L’italiano medio mi pare che abbia un distacco patologico dalla realtà che si è venuta creare, come in una partita di calcio dagli spalti inveiscono contro gli avversari senza rimanere coinvolti fisicamente nella pugna, come se la vita fosse uno schermo e gli accadimenti irreali.
Un giovane e noto filosofo del web parla dei fatti contemporanei in maniera forbita, dalla sua cattedra impartisce lezioni di storia contemporanea ad uno stuolo di “piccoli” alunni che lo ammirano incondizionatamente, qualsiasi cosa dica. L’altro giorno affermava che l’unico essere vivente sulla terra che ha la consapevolezza della morte è l’uomo, gli animali arrivano al momento supremo senza averne la percezione.
Davvero quest’uomo intelligente crede che un giaguaro che ha visto morire i suoi simili e infinite prede non abbia la minima idea di quello che è il disfacimento di un corpo? Quintus aspetta che siano i cinesi a ripulire dalla merda il mondo.
Cosa è accaduto all’uomo bianco? Una volta qua azzardai che i videogiochi fossero una concausa.
Già che ci siamo, diamo anche la colpa a Dungeons & Dragons, l’heavy metal e i cartoni animati giapponesi, così facciamo il pieno di banalità senza fondamento… Bah.
Se Fusaro pensa che io non lo possa gonfiare di botte perchè ho giocato troppo col PC potrebbe avere una brutta sorpresa.