Stupri di gruppo a Milano: arrestati 2 nordafricani in fuga, ma sono milioni

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Quando hai arrestato un paio di stupratori nordafricani non hai risolto il problema. Il problema è demografico. E la magistratura, Consulta compresa, sono al servizio dell’invasione: costringono gli italiani a pagare gli invasori per fare figli.

Ci sono i primi due fermi per le violenze di Capodanno in piazza Duomo a Milano. Sono due ragazzi di 22 e 19 anni, fermati a Torino e Milano dalla polizia su ordine della Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sulle molestie di gruppo. Sono italiani di seconda generazione di origini nordafricane. Sono stati riconosciuti dalle vittime nel corso delle testimonianze raccolte di notte negli uffici della Procura e grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e dei telefonini cellulari. Il procuratore facente funzioni Riccardo Targetti ha spiegato che i due giovani sono stati fermati perché contro di loro c’era un “consistente pericolo di fuga” , come apprende l’Adnkronos da fonti della procura di Milano. Devono rispondere di violenza sessuale di gruppo e rapina.

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Gli inquirenti parlano di un «alto rischio di fuga» degli indagati. I due fermati, infatti, non sono stati ritracciati ieri durante le perquisizioni e stavano scappando. I fermi dovranno ora essere esaminati e convalidati dal gip di Milano e di Torino. Non si escludono altri sviluppi nelle prossime ore. Man mano che gli investigatori della Polizia analizzano le immagini di decine di telecamere, setacciano i social network, sentono i testimoni, il cerchio si stringe. Martedì diciotto giovani sono stati perquisiti tra Milano e Torino. Sono quindici maggiorenni e tre minorenni, età compresa tra i 15 e i 21 anni. Cinque ragazzi sono italiani di origine straniera, sei egiziani e due magrebini. Nove sono stati perquisiti a Torino, gli altri nove tra le zone Stazione Centrale e via Imbonati a Milano, Rozzano (uno) e Bergamo (uno).

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Gli indagati al momento sono 12. I reati contestati sono violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate. Le vittime sono state accerchiate, aggredite e molestate poco prima del countdown. Si sono ritrovate in mezzo al branco, spintonate da una parte all’altra con mani dappertutto, morsi e graffi, abiti strappati, oltre che rapinate. L’inchiesta è diretta dal pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella; oltre che dalla Procura per i minori di Milano guidata da Ciro Cascone. Le indagini sono destinate ad allargarsi man mano che la polizia identifica altri aggressori tra i giovani che vagavano in piazza Duomo a ridosso della mezzanotte del 31 dicembre. I due giovani fermati avrebbero compiuto “pesanti violenze sessuali quasi complete accompagnate da rapine di cellulari e borsette”: lo ha spiegato all’Ansa il procuratore milanese facente funzione Riccardo Targetti , aggiungendo che entrambi sono “italiani di seconda generazione”.

Uno è accusato dell’aggressione avvenuta ai danni di una 19enne e di una sua amica in piazza Duomo; l’altro delle molestie nei confronti di quattro ragazze avvenute vicino alla galleria. Le vittime hanno tutte tra 19 e 20 anni. I pm, gli uomini della squadra Mobile di Milano e della sezione di polizia giudiziaria della procura sono a lavoro per dare un volto anche agli aggressori delle due ragazze tedesche.