Uno dei due nordafricani arrestati prima della fuga si è difeso, dicendo di non aver “fatto niente”, di non aver “toccato” le ragazze, di aver visto la gente prima accalcata e poi correre e di essersi solo messo a guardare.
Lui guardava, voleva godersi ‘solo’ lo spettacolo delle due ragazze stuprate dai propri connazionali in piazza Duomo.
È questa la versione del 18enne fermato nella notte a Milano per il caso delle aggressioni in piazza Duomo nella notte di Capodanno interrogato, da remoto, nel pomeriggio dal gip Raffaella Mascarino.
Il ‘nuovo italiano’, che ha risposto alle domande, si trova a San Vittore. Il suo legale, Iacopo Viola, ha chiesto gli arresti domiciliari. Il giudice dovrà decidere sulla richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere avanzate dai pm.
“E’ un neomaggiorenne in una situazione delicata – ha piagnucolato il legale – ha avuto un atteggiamento collaborativo, vive col padre e lavora, era in piazza per i festeggiamenti”.
La Procura ha chiesto la convalida del fermo e la custodia in carcere e il gip Raffaella Mascarino deciderà tra domani e dopodomani.
Saranno rimasti sicuramente sconvolti e shockati da tutto questo clamore che si è sollevato. D’altronde nei loro paesi se una donna non è “modesta” e non si imbacucca come una befana se l’è cercata e si giustificano gli stupri e gli abusi.
Maledetti i baizuo che si permettono di fare questi “esperimenti sociali” con le frontiere spalancate non sorvegliate sulla pelle delle nostre donne.