L’Inter vince il suo 19° scudetto: il capolavoro di Marotta nonostante i cinesi

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L’Inter vince il suo diciannovesimo scudetto. Due anni dopo la cacciata dalla Juventus, Marotta dimostra che lui e non Agnelli era il fautore di un decennio di successi. Gli è bastato un anno di assestamento per ribaltare le gerarchie, con il decisivo aiuto dello stesso Agnelli.

E ha ripetuto le stesse strategie dei suoi anni juventini, prima che Agnelli e Paratici rovinassero tutto con la loro esterofilia. Un’ossatura italiana e diversi ottimi giocatori. E lo stesso allenatore fanatico capace di tirare fuori il sangue dalle rape.

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Alla fine, valgono più una serie di ottimi giocatori gestiti in modo armonico di un Ronaldo.

L’ultimo capolavoro di Conte-Marotta è stato quello di riuscire nonostante la disastrata proprietà cinese che non pagava nemmeno più gli stipendi ed è alla disperata ricerca di un prestito ponte.

Per chiuderla in modo politicamente corretto, potremmo dire che Marotta ci ha visto giusto.




3 pensieri su “L’Inter vince il suo 19° scudetto: il capolavoro di Marotta nonostante i cinesi”

  1. In realtà è il 18°, perché quello del 2005-06 gli è stato gentilmente regalato dall’allora commissario FIGC prof. Guido Rossi, interista ed ex membro del CDA dell’Inter di Moratti. Per il famoso scandalo Calciopoli, dove tutti avrebbero comprato le partite a cominciare dalla Juventus, mentre invece solo l’Inter era onesta. Ricordiamoci che all’epoca Telecom, che forniva le intercettazioni telefoniche alle procure, con cui Moggi e altri venivano spiati, era di proprietà di Tronchetti Provera, all’epoca vicepresidente del club e suo azionista. Insomma Calciopoli assomiglia molto a Tangentopoli, dove tutti rubarono tranne il PCI, che peraltro controllava la magistratura che fece i processi e decapitò la classe politica della Prima Repubblica.

    Io spero che prima o poi la FIGC revochi quello scudetto all’Inter, purché però non venga riassegnato alla Juventus.

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