La procura guidata da Patronaggio dà sfoggio a tutta la propria fantasia: “Dai primi accertamenti compiuti dalla squadra mobile di Agrigento non emergono insurrezioni a bordo della Vos Triton, né violenze o minacce dei naufraghi (naufraghi!!! ndr..) nei confronti dell’equipaggio della nave per indurli a trasportarli in Italia”. Lo sottolineano fonti della Procura della Repubblica in merito all’approdo a Porto Empedocle del mercantile battente bandiera di Gibilterra con 77 migranti e un cadavere a bordo.
“Emergerebbe soltanto (!) – sottolineano fonti della Procura – un evidente disappunto dei naufraghi (e due!) quando avevano appreso la notizia del loro ritorno in Libia”. L’ufficio diretto dal procuratore Luigi Patronaggio e dal suo vice Salvatore Vella sta ricostruendo i fatti che hanno portato allo sbarco sulle coste agrigentine, in seguito all’assegnazione del “porto sicuro” da parte delle autorità italiane.
I poliziotti, sempre su delega dei pm, stanno ricostruendo i fatti attraverso anche i documenti “ottenendo piena collaborazione – fa sapere ancora la Procura – da parte dell’equipaggio”.
Patronaggio, scusa, ma se li stavano portando in Libia, ma poi la nave ha cambiato rotta verso l’Italia, vuoi darci ad intendere che per questo è stato sufficiente il loro ‘evidente disappunto’? Ci prendi per il culo?
Uno stato serio e democratico lo vincolerebbe a due scelte obbligate: o si lascia incriminare per atti sovversivi oppure va a pulire i cessi.