Minori tunisini sbarcano e poi lo accoltellano per rapinarlo

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Ecco che fine fanno i ‘minori’ che sbarcano. Quelli che “dobbiamo accogliere”.

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Lo hanno accoltellato senza pietà e poi lo hanno rapinato. Trecentocinquanta euro il loro bottino. Ma per due sedicenni, entrambi tunisini e senza fissa dimora, sono scattate le manette: il primo era stato catturato subito dopo un altro colpo. Per il complice l’altro pomeriggio si sono aperte le porte dell’istituto penale minorile ’Pietro Siciliani’ di Bologna dopo che era stato rintracciato e fermato dagli uomini della squadra mobile.

Tutto aveva avuto inizio la sera del 5 febbraio. I due avevano visto uscire un commerciante del Bangladesh dal mercato coperto e così avevano deciso di seguirlo. Per rapinarlo. Ai loro occhi quell’uomo appariva come la vittima perfetta. Il commerciante stava camminando in via Sabinia, poco prima delle 20 quando, all’improvviso, i due sedicenni gli si erano avvicinati, entrambi armati di coltello.

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“Dacci i soldi”, gli avevano intimato. L’uomo aveva abbozzato una reazione nel tentativo di difendere il denaro che aveva nel portafoglio, 350 euro, ma i due ragazzi avevano inziato a colpirlo con diversi fendenti che erano arrivati a segno nella zona inguinale e dietro ad una scapola. Per le coltellate che aveva ricevuto, il commerciante era stramazzato a terra dopo aver perduto i sensi.

I due minorenni, approfittando del fatto che l’uomo era incosciente, erano riusciti a sfilargli il portafoglio, portando via i 350 euro che aveva difeso fino all’ultimo. Il bengalese era stato poi soccorso e portato in ospedale dove gli erano stati dati quindici giorni di prognosi.

Il giorno successivo il bengalese aveva subito sporto denuncia per l’accoltellamento subito, riconoscendo come uno dei suoi aggressori un sedicenne che era stato fermato la sera stessa per un’altra rapina, messa a segno ai danni di un supermarket di Miramare (vedi notizia a lato). Gli uomini della Mobile hanno così esaminato i suoi tabulati telefonici che lo hanno collocato sulla scena dell’accoltellamento, ma quello stesso cellulare ha permesso agli investigatori di risalire al complice, un altro tunisino di 16 anni, senza fissa dimora. Proprio il commerciante ha poi riconosciuto nel magrebino il suo secondo aggressore. I poliziotti si sono così messi sulle tracce del magrebino e l’altro pomeriggio lo hanno rintracciato alla Caritas di Rimini dove era in attesa di un pasto caldo. Per lui si sono, invece, aperte le porte dell’istituto di pena minorile di Bologna ’Pietro Siciliani’. L’accusa che pesa sulla testa dei due sedicenni è di rapina aggravata in concorso e lesioni aggravate. Ma sono sospettati di aver messo a segno altri colpi.




Un pensiero su “Minori tunisini sbarcano e poi lo accoltellano per rapinarlo”

  1. A mil Ano li vedi in duomo o ai naviji con trolley e acquisto da Zara, intanto la sardina radical infam e a Brera a fare la apericena

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