Italiano alla fame: «Vendo rene al miglior offerente» , ma ospitiamo 80mila clandestini in hotel

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«Vendo un rene a chi fa l’offerta migliore». È questo il disperato annuncio di Antonio Campanile, disoccupato di 54 anni di Recati, Caserta.

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L’uomo probabilmente non si è soffermato su procedure, rischi e luogo dell’intervento. Ma sa che in Italia è una pratica illegale e che, semmai arrivasse un acquirente, dovrebbe andare a farsi operare all’estero. A riportare la notizia è Il Mattino.

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Per otto anni ha lavorato come parcheggiatore per un’emittente televisiva e per uno studio dentistico. Poi, purtroppo, la lettera di licenziamento. Oggi – racconta il quotidiano – Antonio vive in un tugurio dove entrano acqua e freddo, con un cane ed un gatto. La sua richiesta? Vivere con dignità.

Con i soldi della vendita del rene, invece, aiuterà due bimbi in grave difficoltà. La storia, intanto, si è già diffusa sul web e sui social.

La situazione italiana è totalmente fuori controllo. Nonostante questo, nonostante la disperazione di milioni di italiani, questo governo si ostina ad ospitare 80mila clandestini in hotel. Con la complicità di una magistratura connivente che non indaga sull’osceno business dell’immigrazione.