Conte ha fallito, ammissione pubblica in diretta tv: DPCM pre-LOCKDOWN

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Porti aperti e case chiuse.

Una conferenza stampa che è l’ammissione di un fallimento. Un enorme fallimento. Mesi a comprare banchi a rotelle e monopattini, mentre il virus non era sparito, si era semplicemente addormentato nel caldo estivo.

E lui col suo governo del contagio ha spalancato i porti e fatto tornare migliaia di immigrati da Paesi come Bangladesh, Perù, Pakistan e tanti altri. Follia pura.

Ora, chiude. Uccide il futuro in nome della propria incapacità. Ricordiamo che sono un paio di settimane fa assicurava fosse impossibile il lockdown, millantando improbabili ‘armi sofisticate’ che avrebbero impedito il contagio, che somigliano alle armi di Saddam. Oggi, dice che questo DPCM è l’ultima chance prima del lockdown: va messo in condizioni di non nuocere.

“Non possiamo perdere tempo, dobbiamo agire mettendo in campo le misure necessarie per scongiurare un nuovo lockdown generalizzato. Il paese non può permettersi una nuova battuta d’arresto”. Sono le parole con cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, illustra le misure contenute nel nuovo Dpcm. “I sindaci potranno disporre la chiusura al pubblico dopo le 21 di vie e piazze dove si creano assembramenti. Tutte le attività di ristorazione sono consentite dalle 5 del mattino a mezzanotte se il consumo avviene ai tavoli. Se non è previsto ai tavoli, la somministrazione è prevista fino alle 18. L’asporto è consentito fino a mezzanotte, le consegne a domicilio sono consentite senza vincolo di orario. Nei ristoranti, al tavolo potranno esserci 6 persone al massimo. I ristoratori dovranno affiggere cartelli con il numero massimo di persone ammesse nel locale”.

Il dramma è che mentre lui parla, il virus è già un paio di settimane avanti. Le scelte di oggi si basano su dati già vecchi.

La cosa da fare per ridurre la velocità di diffusione del virus è chiudere le frontiere esterne, basta romeni che arrivano in Italia e fanno una finta quarantena ‘fiduciaria’. Controlli al confine francese, anche se Macron è il padroncino di Conte.

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Stanno ripetendo gli stessi errori fatti a gennaio con la Cina. Solo che è peggio: perché siamo solo ad ottobre. Abbiamo davanti mesi di inverno.

“Sindaci possono chiudere vie e piazze
dopo le 21 dove si creano assembramenti
Dalle 5 a mezzanotte è consentito il
servizio nei locali solo ai tavoli, al-
trimenti stop alle 18. Massimo 6 perso-
ne a un tavolo. Sale gioco aperte fino
alle 21. Scuola in presenza: di secondo
grado entrano alle 9 con turni pomeri-
diani. Ok attività sportive individuali
e professionistiche. Stop a congressi”.

Hanno l’ossessione del 6. Come se 6 persone in casa fossero lo stesso di 6 persone ad un tavolo.

E poi, lo sport è quello che fanno i cittadini per il proprio corpo, non quello professionistico, che è business. Limitare l’attività fisica e sportiva dei cittadini e permettere quella dei cosiddetti professionisti è uno scempio.

“Rimane vietato lo sport da contatto a livello amatoriale e non sono consentite competizioni dell’attività dilettantistica di base. Saranno consentite attività in forma individuale, sarà consentita l’attività professionistica”, afferma. “Sono vietate sagre e fiere locali, sono consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale. Sono sospesi convegni e congressi se non si svolgono a distanza”, dice ancora. “Incrementeremo le modalità per far ricorso allo smart working”. Per quanto riguarda le palestre, “c’è stato un intenso dialogo anche il Cts. Abbiamo notizie varie e contrastanti: molto spesso i protocolli sono rispettati, altre volte ci giungono notizie che non sono rispettati. Daremo una settimana per adeguare i protocolli e verificarne il rispetto. Se questo avverrà, non ci sarà ragione di chiudere le palestre. Altrimenti, saremo costretti a interrompere le attività nelle palestre e nelle piscine”.

Cosa fai, visiti tutte le piscine? Avessimo un’opposizione decente, questo governo sarebbe già a casa da mesi.

Il contagio si diffonde attraverso i trasporti. Per limitarlo c’è un solo modo: chiudere le scuole e dare ad ogni studente italiano un portatile con connessione veloce. Sarebbe costato meno dei fottuti banchi a rotelle cinesi dei grillini.

Indovinate perché non chiudono le scuole? Come giustificherebbero, poi, i miliardi spesi nei banchi a rotelle della Azzolina? Chiuderanno tutto. Le scuole per ultime. E dovranno farlo perché chiudere il resto è inutile e il contagio proseguirà, senza leggere i DPCM di Conte.




2 pensieri su “Conte ha fallito, ammissione pubblica in diretta tv: DPCM pre-LOCKDOWN”

  1. Pazzi bastardi fottuti terroni rossi, ignoranti, gorgoglianti analfabeti di merda imbastarditi coi mussulmani questa vi torna in testa come un boomerang in titanio.

  2. Bello vedere come davanti a tutto questo l’opposizione sia scomparsa.La politica va cancellata, c’è solo da sperare nel ritorno dei salvatori.

I commenti sono chiusi.