Guarda te se in Italia un italiano deve essere molestato dagli africani.

Continua a tenere banco il caso verificatosi in provincia di Rimini, dove il gestore di un locale avrebbe chiesto “scusa” a Benito Mussolini dopo aver servito dei clienti di colore. O almeno questa è la versione di Adjisam Mbengue, secondo cui l’uomo avrebbe preso l’ordine e poi si sarebbe girato verso un quadro di Mussolini e avrebbe detto “scusa Benito”. Ci sono però diverse cose che non tornano, a partire proprio dal quadro: a La Stampa il gestore ha assicurato che il quadro non esiste, bensì si trattava di una cassa di vini col volto di Mussolini. “Non sono di destra – ha dichiarato – per me va bene chi vince le elezioni. Lavoro 18 ore al giorno e non posso permettermi il lusso di perdere un tavolo con 12 persone”.
Poi la ricostruzione di quanto accaduto: “Mi chiamavano con insistenza, a un certo punto ho allargato le braccia verso quella immagine. Avevo la mascherina, non possono aver capito quello che ho detto”. Il gestore non è pentito e non ha intenzione di scusarsi: “Non mi ritengo fascista, ma credo nella patria che non c’è più. Quella signora è del Pd, ha montato il caso per ragioni politiche. Mica le ho detto ‘brutta scimmia torna a mangiare le banane in Africa’”.
Ne avevamo già parlato:
“Cameriere serve dei nigeriani e si scusa col Duce”: i nigeriani si erano inventati tutto
Ottimo il ristoratore che non si scusa. Siamo in Italia e comandano gli italiani. Non gli africani iscritti al Pd. E’ tempo di mandare il Pd in Africa.
Quest’uomo ha vissuto sulla propria pelle un famoso film distopico che ha avuto numerosi sequel.

Negra e comunista di 💩