Oggi – visto che la nave quarantena “Aurelia” non è riuscita ancora ad attraccare e mancando il traghetto di linea che ieri si è ‘smontato’ durante il trasporto di clandestini e turisti – non è stato possibile effettuare trasferimenti. Ben 1.200 persone circa all’hotspot.

Dieci barchini, con un totale di oltre 360 clandestini, sono arrivati oggi a Lampedusa. L’hotspot è al collasso: ospita 1.200 invasori quando, in realtà, potrebbe contenerne 192. Oggi – visto che la nave quarantena “Aurelia” non è riuscita ancora ad attraccare e mancando il traghetto di linea – non è stato possibile effettuare trasferimenti. La nave “Aurelia” riproverà domani ad attraccare.
La folle cronaca della giornata:
Ore 20,45. Atri 4 barchini, con un totale di 120 tunisini, sono stati soccorsi o sono riusciti ad arrivare direttamente sulla terraferma di Lampedusa. Salgono a 10, quattro dei quali avvenuti sulla spiaggia della Guitgia, al porto e a Cala Madonna, gli sbarchi registratisi dalla mezzanotte. In totale sono giunte sull’isola 360 persone. L’hotspot di contrada Imbriacola scoppia: sono presenti circa 1.200 extracomunitari.
Ore 15. Mentre la nave-quarantena “Aurelia” non riesce ad attraccare a causa del vento, i barchini – carichi di migranti – continuano ad arrivare a Lampedusa. Un’imbarcazione con poco meno di 30 profughi è stata avvistata e agganciata, nelle acque antistanti all’isola, dalla motovedetta della Guardia di finanza. Anche questo gruppo è stato portato all’hotspot dove ci sono 1.090 persone. Dalla mezzanotte sono arrivati finora sei natanti con circa 240 extracomunitari.
10,30. La nave-quarantena “Aurelia” è arrivata davanti a Lampedusa. Non riesce però, a causa del vento e delle scarse possibilità di manovra, ad attraccare. Per un po’ è stata valutata la possibilità di procedere al trasbordo dei 250 migranti, ospiti dell’hotspot, con le motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza. Poi, la presa di consapevolezza: non è possibile procedere al trasbordo con le vedette perché sarebbe troppo pericoloso. Al centro di prima accoglienza, dopo 5 sbarchi registratisi durante la notte e fino all’alba con un totale di oltre 210 tunisini, ci sono 1.061 persone a fronte di una capienza massima prevista per 192. E’ emergenza, di fatto. Una emergenza che la Prefettura di Agrigento, d’intesa con il dipartimento delle Libertà civili e Immigrazioni del ministero dell’Interno, sta cercando di tamponare.
Il trasferimento – sulla nave Aurelia, appunto, – dei 250 migranti non era l’unico previsto per oggi. La Prefettura contava infatti di riuscire a spostare, verso Porto Empedocle, un altro nutrito gruppo di extracomunitari. Ma stamani – dopo quanto è successo ieri a Linosa – non c’è il traghetto di linea. Anche la Prefettura, di fatto, aspetta che il “Sansovino” venga sostituito con un altro mezzo.

Più che un’isola é un flipper, ne tolgono 100 ne arrivano 1000, prima o poi affonda x il peso.
1985: l’Inglese è quello che è ma per essere un bimbo Italiano vado abbastanza bene. Con l’informatica ci stiamo attrezzando e quale strumento migliore in quel tempo di un glorioso CBM64?
Quanti giochini anonimi visti per meno di 8 secondi e quanti giochi a cui fa piacere fare una partitella anche ora dopo così tanti anni. E cosa ti capita fra le mani grazie ai tuoi amichetti a cui restavano giochi appiccicati alle dita? “The entrepreneur” di tale Peter Molyneux. Invece di essere il solito giochino era una simulazione di gestione aziendale, complicata ma persino piacevole per i tempi. E col tempo che passa, le piattaforme che cambiano, il signor Molyneux si evolve. Pochi anni dopo arriva “Populous”, il primo “simulatore di divinità”. E poi “Dungeon Keeper”.
Ma la recensione di questa notte riguarda un gioco unico nel suo genere, che a parte il suo seguito non ha ancora trovato nè un erede nè un successore.
“Black&White” – (EA, PC, 2001)
Il concetto è semplice, voi siete “dio” e dovete competere per la fede della gente che popola i villaggi delle isole su cui si svolge la vicenda con la vostra nemesi. L’interfaccia è però la cosa più curiosa: non esiste. Esiste solo la vostra mano onnipotente. Vi servirà per lanciare incantesimi (con simpatiche spirali del mouse), per decidere quale sarà il lavoro a cui si dedicherà uno dei vostri fedeli, per lanciare i fedeli nel vuoto a causa della frustrazione, per lanciarli nel braciere sacro se non pregano abbastanza, per le costruzioni eccetera.
La cosa più bella del gioco è la “bestia”: all’inizio potete scegliere la vostra incarnazione terrena che è una bestia gigante antropomorfa (lupo, tigre o scimmia per partire) e questa ha la capacità di imparare ciò che le insegnate. Ad esempio, tenendo la bestia al guinzaglio e facendo piovere su un bosco per farlo crescere le farete capire che quella è una azione che voi vorreste che lei compiesse e col tempo lo farà da sola.
Oppure potrebbe giocare a palla contro la parete del tempio per tutto il giorno e ogni tanto mangiare qualche fedele. Dipende sempre tutto dall’educazione.
Ma la cosa assolutamente migliore è che non importa come voi affrontate i problemi, basta che siano risolti. It is your choice whether you will be good or bad, whether you’ll be black or white. E il fatto che voi siate crudeli non significa che lo debba essere anche la bestia. E viceversa. Le vostre azioni influenzeranno l’ambiente, modificando il tempo atmosferico, il tempio, la vostra mano, le costruzioni del villaggio…
Molto interessante anche dopo così tanti anni. Anche perchè il vecchio Molyneux si è basato su modelli serissimi: la sua pretesa era che la “bestia” fosse in grado di passare il test di Turing e l’apprendimento era strutturato secondo il modello “BDI” di Bratman.
Pluripremiato, acclamato come il “migliore” per l’anno 2001 da diverse riviste, entrato addirittura nel Guinness dei primati per “l’essere più intelligente presente in un gioco” è assolutamente diverso rispetto a qualsiasi cosa su cui potreste mettere le mani a tutt’oggi.
Il gioco è così particolare che una versione originale e ancora con la sua scatola in condizioni pari al nuovo viene venduta a 100$. Usata per 35. Quasi un oggetto da collezione ed un avvenimento molto raro nel mondo dei PC. Mai ripubblicato da nessun gestore di software come GOG o Steam, o spendete i dollari o lo affittate su Pirate Bay. Ma è un “affitto” che vi consiglio se avete voglia di passare i vostri quindici minuti da dio. E poi, parliamoci chiaro, quelli della EA si meritano solo affitti.
oddio, “compisse”*