Politico PD beccato col bonus 600 euro: “Non me ne ero accorto”

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Lo hanno chiesto a nome suo, dice.

Alla fine finirà tutto in un bicchier d’acqua. A parte i consiglieri comunali che percepiscono indennità ridicole e quindi fanno lavori normali e come le persone normali hanno diritto a percepire il bonus, la vicenda dei parlamentari e consiglieri regionali finirà per concludersi in un grande equivico.

Come nel caso del PD piemontese su cui sarebbe per noi facile gettare la croce. Ma sarebbe anche disonesto:

“Quando sbaglio sono il primo ad ammetterlo, come anche in questo caso, ma il mio è stato un errore di sottovalutazione e non una volontà da ‘furbetto’ a cui ho cercato di rimediare subito”. Lo scrive su Facebook Diego Sarno, consigliere regionale del Piemonte del Pd, in merito al bonus Inps richiesto durante l’emergenza Covid.

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“La mia compagna fa questo di lavoro – continua Sarno – da sempre gestisce la contabilità riguardante la mia attività professionale. Durante il lockdown, per provare diverse procedure ha usato la sua partita Iva e anche la mia (avendone due tipologie diverse) così da essere pronta per assolvere senza errori e con una maggiore velocità le molte procedure gestite per i clienti dello studio nel quale lavora. Quando è uscito il bonus per gli autonomi, come sempre ha usato la mia partita Iva per provare la procedura e nella contemporaneità di quelle degli altri clienti ha concluso anche la mia per errore. Quando me lo ha detto, e qui c’è l’errore di sottovalutazione e poca attenzione, ho lasciato correre dando per scontato che il bonus non mi sarebbe stato concesso vista la mia situazione reddituale”.

“Nelle settimane successive, quando ho visto l’accredito sul mio conto corrente ho cercato una soluzione e non sapendo di poter restituire la somma direttamente ad Inps, ho effettuato un bonifico pari all’importo ricevuto delle due tranche da 600 euro come beneficenza per l’emergenza Covid. Non ho sentito l’esigenza di raccontarlo prima, ma oggi vista l’onda mediatica e avendo un ruolo pubblico sento il bisogno di raccontarlo per trasparenza e onestà intellettuale. Da sempre ho un’attività legata al mondo della comunicazione che è la mia principale occupazione che una volta terminata l’esperienza politica continuerà a sostenere me e la mia famiglia”, ha aggiunto Sarno.

Mettere sullo stesso piano centinaia di consiglieri comunali con deputati e consiglieri regionali è barbaro. Ma è barbaro anche spacciare nomi come fanno i cosiddetti ‘giornalisti’ senza avere certezza e senza sapere cosa è realmente accaduto.

Solo un deputato folle che guadagna migliaia di euro al mese può chiedere 600 euro di bonus, è chiaramente una montatura politica. Ben altri sono i privilegi dei nostri parlamentari.




2 pensieri su “Politico PD beccato col bonus 600 euro: “Non me ne ero accorto””

  1. Mi pare ovvio che se il beneficiario è del PD tutte le scuse sono accettabili, mentre se è della lega o di destra non c’è ragione che tenga.

I commenti sono chiusi.